Teramo, D’Alberto incontra i dirigenti del carcere per parlare delle criticità

Questa mattina il sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto, accompagnato dal vicesindaco Maria Cristina Marroni e dall’assessore Sara Falini, è tornato in visita al carcere di Castrogno. L’incontro con i dirigenti dello stesso ha avuto come tema l’esubero di detenuti, che sono mediamente il doppio rispetto alla capienza consentita.

 

Infatti la gestione del penitenziario è particolarmente complessa allo stato attuale, data la promiscuità di circuiti. Le pene dei detenuti di Castrogno appartengono infatti a tutte le classi di reclusione e, normalmente, dovrebbero essere raccolte ciascuna in un unico istituto: a Teramo è tutta presente nello stabile, sebbene distribuita in specifici settori.

Gli addetti poi sono assolutamente inadeguati alle necessità, con turni di lavoro che impediscono addirittura le ferie. Ci sono poi le questioni connesse a tutti i servizi garantiti all’interno del carcere, quale ad esempio il reparto sanitario: il personale della Asl opera in regime di insufficienza e con soluzioni assistenziali non sempre proporzionate alle necessità. C’è poi la questione della manutenzione dell’intera struttura, carente anche in ragione dell’inadeguatezza della stessa al numero di detenuti rinchiusi al suo interno. A tutto ciò sono stati poi aggiunti aspetti la cui incidenza sul peso delle problematiche rappresentate è minore.

In questo senso il direttore Liberatore ha puntato l’attenzione su questioni la cui soluzione è attesa da anni: l’incremento delle corse del servizio urbano, la cui linea va considerata a servizio non solo dei familiari dei detenuti ma anche e forse soprattutto di tutti gli operatori carcerari che risiedono in città. Le condizioni della pensilina adiacente la fermata del bus, che è del tutto inadeguata a fungere da riparo, creando uno stato di disagio inaccettabile per i visitatori del carcere. Infine lo stato della strada che porta a Castrogno: una problematica che interessa la Provincia ma che è stata comunque rappresentata al sindaco per la sua urgenza.

D’Alberto ha assunto l’impegno di intervenire sollecitando il ministro competente e di cercare le opportunità che possano favorire l’attività dei volontari all’interno della struttura carceraria. Ha parlato così: “Non si tratta di una visita di routine ma anzi è stata una occasione per manifestare la vicinanza dell’amministrazione e della città al mondo carcerario. Abbiamo avuto modo di prendere consapevolezza dei problemi, assumendoci l’impegno di adoperarci quanto più possiamo per trovare risposte e laddove possibile soluzioni. Al centro della nostra attenzione vi è da un lato la tutela della professionalità e della sicurezza degli operatori, dall’altro la volontà di rafforzare l’aspetto per il quale crediamo abbia ragione di esistere il sistema carcerario: quello del recupero del detenuto e del suo reinserimento nella società. Per questa ragione verranno valutate le possibilità normative ed operative per supportare l’attività delle associazioni di volontariato che operano nell’istituto o se il caso creare un rapporto diretto con i detenuti, con l’eventuale affidamento di attività di pubblica utilità. Intanto chiederemo al prossimo Presidente della Regione di nominare al più presto il garante dei detenuti”.

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