Silvi, revocato il divieto di balneazione di fronte a Via Colombo

Silvi. L’ARTA ha comunicato che dalle analisi effettuate sul campione di acqua di mare prelevato all’altezza di piazza dei Pini e di via Colombo 74 mercoledì scorso, è risultato che la qualità dell’acqua di balneazione è ben al di sotto dei valori minimi di legge e ne ha dichiarato la conformità all’Allegato “A”del D.M.del 30/03/2010.

Questo è quanto annunciato dal sindaco Andrea Scordella che ha per questo revocato l’ordinanza di divieto di balneazione del suddetto tratto di mare.

“Per quanto riguarda la situazione degli scoli sotto osservazione da piazza Colombo alla foce del Piomba, l’ARTA ha fatto sapere che non ha potuto procedere a effettuare campionamenti “poiché non portavano acqua””, ha aggiunto il Sindaco. “La stessa Azienda regionale di tutela ambientale ha riferito di aver effettuato giovedì 29 agosto, per controllo, campionamenti nello specchio acqueo prospiciente la cavata sita a 250 mt sud di via della Marina dei quali comunicherà i risultati, presumibilmente, sabato 31 agosto. Si tratta di notizie che riportano serenità tra gli operatori turistici e i cittadini anche in considerazione del fatto che su questa vicenda non è mancato chi ha cercato di fare bassa speculazione politica. Siamo fieri di aver cercato, innanzitutto, di tutelare la salute pubblica adottando con senso di responsabilità misure che, pur impopolari, avevano come obiettivo prevenire eventuali danni alla salute derivanti da possibili immissioni, peraltro mai verificatesi, di acque inquinanti nel mare provenienti dagli scoli che oggi, addirittura risultano, come attestato dall’ARTA, completamente asciutti”.

“Attendiamo adesso – ha concluso il sindaco – i risultati delle analisi del campionamento di acque prelevate proprio nella zona prospiciente lo scolo dove nei giorni scorsi è stata accertata la presenza al di sopra della norma di colibatteri fecali. Se, come credo, anche questi ultimi risultati dichiareranno la conformità dell’acqua del mare, provvederò immediatamente a revocare anche la prima ordinanza”.

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