Silvi, la minoranza torna sul bilancio di previsione: “Dov’è la scuola?”

Silvi. “Contrariamente ai proclami elettorali e alle promesse di inizio mandato, nel bilancio di previsione, l’amministrazione si dimentica di inserire le risorse economiche sulla scuola”. A dirlo sono i consiglieri di minoranza, Rocchio, Partipilo, Di Francesco e Comignani che tornano, dopo le polemiche dei giorni scorsi, sull’approvazione del bilancio.

“Basta vedere i capitoli dedicati alla stessa, per notare come si è passati dai circa 90 mila euro destinati dalle precedenti amministrazioni per acquisto arredi , informatizzazione e aule didattiche, confermate anche nel bilancio commissariale, ai soli diecimila euro a bilancio inseriti da Scordella. A rischio, non solo la normale amministrazione e gestione dell’anno scolastico di prossima apertura, ricordiamo che quello in corso è gestito con i fondi ritrovati, ma progetti che hanno determinato il successo della nostra scuola, come il progetto, fiore all’occhiello della città di “scuola senza zaino”.

“Con i fondi a disposizione”, continuano i consiglieri, “al massimo si potranno reintegrare le suppellettili (banchi, arredi urbani e di corredo) rotte o che per usura andrebbero cambiate, ma nessun necessario investimento migliorativo sarà integrato e messo a disposizione dei nostri ragazzi”.

“Tra l’altro esiste un problema di sovrafollamento presso il plesso Bindi (ricordiamo, riaperto dopo anni di abbandono dalla Giunta Comignani, con un investimento di oltre un milione e mezzo di euro per adeguamento sismico disponibile) , dove anche le importantissime aule laboratorio e didattiche sperimentali, sono adibite a classi,  privando i docenti e ragazzi, dei percorsi formativi previsti nelle stesse. Manca inoltre una previsione di inizio lavori e avvio dell’iter sulla scuola di Pianacce, dove sono disponibili i finanziamenti, e la palestra di Silvi Paese, dove con 466 mila euro disponibili per la riapertura”.

“Scelte politiche”, concludono, “che danneggiano il nostro futuro, le nostre generazioni future, con un danno irreparabile, dopo anni di ricostruzione di una identità didattica, infrastrutturale e formativa di eccellenza”

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