Sant’Egidio, il sindaco “arma” la polizia locale: saranno assegnate le pistole agli agenti

Sant’Egidio alla Vibrata. La polizia locale viene armata. Il tema della sicurezza, al centro della recente campagna elettorale per le amministrative, a Sant’Egidio alla Vibrata, incontra un primo e importante provvedimento.

 

La dotazione delle armi agli agenti della polizia locale. Il provvedimento è stato licenziato, dal sindaco Elicio Romandini, nella giornata di venerdì al culmine di un percorso di natura amministrativa con certificazione e autorizzazioni. Il Comune vibratiano, da circa 10 anni, aveva acquistato le pistole, ma in pratica erano rimaste nella cassaforte, perché mai assegnate agli agenti. Ora, però, il percorso si è perfezionato.

 

“Come preannunciato in campagna elettorale”, commenta il sindaco, Elicio Romandini, “sto cercando di attivare tutti quei servizi, per i quali il Comune di Sant’ Egidio ha fatto investimenti. Infatti, oltre all’armamento del corpo della polizia locale, un altro servizio mai attivato è l’impianto di video-sorveglianza, realizzato e già pagato dal Comune da almeno 5 anni, il cui costo è stato pari a circa 200mila euro.

 

Relativamente all’attivazione di questo servizio, che per incuria della precedente amministrazione, potrebbe già essere obsoleto, comunque abbiamo già convocato l’impresa a cui fu affidato l’appalto per una rivisitazione dell’intero impianto all’ora realizzato per poi decidere, nel breve, intanto l’attivazione dello stesso e quindi poi pensare a nuovi eventuali sistemi la cui tecnologia sicuramente tutelerà maggiormente la sicurezza dei nostri concittadini. Tornando invece all’armamento della Polizia Locale le armi saranno consegnate nelle prossime ore, oltre che al comandante Tenente Pietro Giodice, anche alle vigilesse Loredana Camaioni, Stefania Camaioni e Santa Di Lorenzo.

 

Ricordo”, aggiunge Romandini, “che l’armamento della polizia municipale va inteso come potenziale difesa, ma soprattutto come elemento di sicurezza nell’affrontare certe situazioni potenzialmente a rischio esistenti in alcuni tipi di servizi di polizia, con l’augurio di buon lavoro al nostro corpo di polizia e soprattutto con l’augurio e con la speranza che non vi sia mai la necessità di utilizzare tali armi”.

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