Roseto, Villa Clemente invenduta. Preoccupa il bilancio del Comune

Il 2020 è iniziato non sotto una buona stella per il Comune di Roseto che sperava di cedere ai privati, con la vendita all’asta, Villa Clemente e il terreno nella zona a nord della città, a ridosso del quartiere Borsacchio.

Nessuna offerta è pervenuta all’ufficio tecnico del Comune che avrebbe dovuto aprire le buste nella giornata odierna per l’aggiudicazione dei lotti. Ancora un nulla di fatto perché né la villa né il terreno edificabile hanno suscito interesse tra i possibili compratori. Per Villa Clemente era stato fissato un prezzo di poco superiore a 500mila euro dopo un primo ribasso del 10 per cento rispetto al valore iniziale con cui l’immobile era finito due mesi fa nell’elenco dei beni alienabili. La situazione, dal punto di vista del bilancio, inizia anche a preoccupare.

Il Comune non ha ancora provveduto alla stesura dello strumento finanziario perché conta di fare cassa con l’alienazione di parte del patrimonio immobiliare. Resta da ripianare un buco da 1milione e 400mila euro. C’è ancora una speranza perché il prossimo 14 gennaio torneranno all’asta altri beni. Tra i quali due vecchie scuole, un paio di appartamenti a Montepagano, e soprattutto l’ex mattatoio.

Per quest’ultimo il prezzo a base d’asta, rispetto al valore iniziale, è sceso del 40 per cento. Si è passati da oltre 4milioni di euro a circa 2milioni 900mila euro. Si tratta con ogni probabilità dell’ultima opportunità di vendita all’incanto per questo vecchio impianto che sorge nella zona sud di Roseto, su un’area di grande interesse soprattutto sotto il profilo commerciale. Se il Comune non dovesse riuscire ad alienare una parte del proprio patrimonio, il prossimo bilancio prevederà azioni di austerità.

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