Roseto, vertenza Salpa-Rolli: l’azienda insiste sul quarto turno

Resta ancora l’incertezza per gli oltre 240 lavoratori stagionali della Salpa Rolli di Roseto che rischiano di non essere più richiamati dall’azienda ed esclusi quindi dalla catena produttiva.

L’incontro che si è tenuto in Regione a Pescara tra il vice presidente Giovanni Lolli, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e della Rsu e la proprietà ha portato ad un nulla di fatto.

Nonostante il documento per la conservazione dei posti di lavoro, il mantenimento dei livelli occupazionali nell’azienda rosetana, evitando quindi il trasferimento nelle nuove strutture di Alanno di parte del personale, fosse pronto per la firma prevedendo determinate garanzia per tutte le maestranze. Il colpo di scena c’è stato nel momento in cui i rappresentanti della Salpa Rolli hanno tirato fuori la proposta che prevede l’introduzione di una nuova turnazione, di un quarto turno di lavoro con riduzione delle ore per una buona fetta di operai.

Un aspetto che era stato già affrontato in passato e nei confronti del quale proprio i sindacati avevano espresso un giudizio negativo, ovvero la contrarietà all’introduzione del quarto turno. Le parti si sono lasciate ancora una volta con una situazione che preoccupa i 247 operai stagionali che nel 2017 non hanno cumulato più di tre mesi di lavoro.

Rischiano di rimanere fuori dall’attività produttiva. Altri 300, invece, rischiano una riduzione del monte ore da lavorare. Il braccio di ferro va avanti ormai da mesi e i sindacati, che hanno avuto mandato dalle maestranze di continuare la trattativa, hanno ribadito che non intendono cedere di un passo.

Ribadiscono il confronto con la proprietà nelle sedi istituzionali, come la Regione, e soprattutto la necessità che Roseto conservi i livelli occupazionali della più importante azienda del territorio che opera nel settore della lavorazione e trasformazione dei prodotti agricoli. Una forza lavoro che conta tra fissi (190) e stagionali (950) più di 1100 operai. Nei prossimi giorni ci sarà un nuovo incontro. Il vice presidente Lolli è stato chiaro: bisogna arrivare quanto prima ad una sintesi tutelando i lavoratori.

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