Roseto, vandali nella Riserva Borsacchio. Divelti i paletti di divieto di accesso alle auto sulla pista (FOTO)

Divelti e gettati a terra i paletti che erano stati sistemi all’ingresso della pista ciclopedonale all’interno della Riserva Naturale del Borsacchio.

Un’azione vandalica compiuta probabilmente da chi all’interno dell’area protetta di Roseto è poi entrato con le auto. Alcuni cittadini hanno notato negli ultimi giorni il passaggio, a più riprese, di un Suv di colore bianco. Nessuno però è riuscito a prendere il numero di targa. Notate anche delle utilitarie che hanno raggiunto “Casa Mataloni”, un fabbricato abbandonato da anni e parzialmente crollato.

Sarebbero stati dei pescatori sportivi ma anche dei surfisti a percorrere la pista ciclopedonale all’interno della Riserva per raggiungere i luoghi più adatti per pescare o salire su tavole da surf in punti più ventilati. Dei due paletti che erano fissati a terra, ne è rimasto solo uno, gettato accanto alla recinzione che separa la pista dal selciato della ferrovia. L’altro è introvabile.

L’episodio è stato già segnalato all’amministrazione comunale affinché provveda a risistemarli per evitare che le auto possano continuare ad entrare all’interno della Riserva. L’azione dei vandali però non si è fermata solo qui.

Perché più a sud, quasi nelle immediate vicinanze della pineta Mazzarosa, è stata tagliata la rete in due punti da chi a piedi raggiunge la Riserva provenendo dalla statale adriatica. Non essendoci punti di accesso, allora c’è chi ha pensato bene di creare un varco danneggiando la recinzione di protezione.

Per risolvere il problema legato all’azione dei vandali, due sono le soluzioni: la prima è affidare a dei volontari il compito di eseguire i controlli segnalando poi agli organi competenti il numero di targa dei trasgressori. L’altra soluzione sarebbe l’installazione di una un paio di telecamere, una delle quali sistemata all’ingresso nord della pista.

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