Roseto, nuovi atti vandalici nella Riserva del Borsacchio: distrutti pali pista ciclabile

Roseto. “Purtroppo dobbiamo segnalare, per la quinta volta, la distruzione dei pali di sicurezza a tutela della pista ciclabile della Riserva Borsacchio, lato Cologna Spiaggia. Purtroppo il parziale ritorno alla normalità sta riportando vecchie e nefaste abitudini nell’area protetta”.

Lo ha dichiarato il presidente delle Guide del Borsacchio, Marco Borgatti, spiegando che i “pali vengono con costanza divelti per entrare in riserva con macchine e furgoni. Spesso per rubare la legna spiaggiata, sottraendo così materiale vitale per la genesi delle dune e combattere l’erosione costiera. Negli anni scorsi spesso si sono sfiorati incidenti con veicoli entrati nel tratto ciclabile ormai molto trafficato ed usato con costanza in ogni ora del giorno e della notte. Anche in questa occasione ci siamo offerti al Comune di Roseto degli Abruzzi per sistemare a nostre spese i sistemi di sicurezza. Ma in questa occasione, visto il comportamento assolutamente incomprensibile del Comune verso la nostra associazione, chiediamo una richiesta da parte dell’ente che è a conoscenza della pericolosità della situazione ufficialmente con un esposto ,protocollato ieri, ed inviato alle autorità”.
I volontari, infatti, ricordano che “il Comune sta tardando senza motivo sull’affidamento dei servizi di tutela, promozione e escursionistici. Un bando terminato a fine 2019 che non da contributi ed addirittura gira le spese all’associazione affidataria. Le Guide del Borsacchio con un progetto di rete con 20 grandi associazioni ha risposto. Probabilmente unico progetto di un gruppo di folliche sceglie di lavorare gratis per mantenere in vita una Riserva in attesa di un PAN e una Gestione. Purtroppo le specie protette, le dune e la fauna non aspettano il PAN e la loro tutela e conservazione non può essere rimandata. Per questo in questi 15 anni siamo in campo. Ricordiamo che nel 2018 l’attuale amministrazione si era impegnata, riconoscendo l’enorme lavoro svolto negli anni, a fornire una sede che non è mai arrivata. Decine di richieste di incontro, progetti, anche sul tema gestione spiagge della Riserva post Covid inevase. Il comune non ha nemmeno evaso le richieste di accesso agli atti . Un fatto di gravità assoluta. In una stagione dove tutti puntano sulle risorse naturali per un turismo sostenibile non siamo nemmeno riusciti ad ottenere un incontro per pianificare alcunché.
“Quest’anno, grazie al lavoro svolto ed alla rete associativa, la Riserva Borsacchio – precisa il Presidente delle Guide – sarà ‘Europea’ ospitando ben due Erasmus, ed è stata individuata come sede delle giornate FAI ed a breve pubblicheremo il calendario di livello nazionale con patrocini di Regione e Provincia come ogni anno, senza contributi o riconoscimenti. Il problema che viviamo ogni estate è devastante. Il bando per le nostre attività era vitale per attività di  Crowdfunding e sostenere i 19 progetti di tutela in corso e le attività di promozione e valorizzazione e per snellire l’enorme iter burocratico che dobbiamo ogni volta svolgere singolarmente, gravando di centinaia di ore di lavoro e trafile. Immaginate il lavoro di muoversi con singole autorizzazioni e patrocini per le oltre 700 iniziative svolte in questi anni. Noi non amiamo le polemiche. Siamo stati pazienti quattro anni, educati, non abbiamo fatto pressioni oltre il dovuto e non abbiamo risposte pubblicamente a critiche. Ci siamo sempre offerti gratuitamente in ogni contesto e fatto un lavoro enorme su più campi grazie ai volontari che continuano ad aumentare. Ora il Comune di Roseto degli Abruzzi cosa vuole fare della Riserva Borsacchio? La scusa del PAN non può essere usata per ogni aspetto. Non serve un PAN per pianificare dei controlli, rimettere dei pali, per un calendario eventi. Non serve un PAN per una sede promessa o per pubblicare l’esito di un bando gratuito”.
“Le Guide del Borsacchio rappresentano una delle più grandi realtà ed un modello di volontariato nell’intera Regione Abruzzo. Un gruppo che ogni Comune sogna come supporto nelle attività legate all’ambiente”, conclude Borgatti.
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