Roseto, ispezione bellica ultimata. Ora l’intervento del nuovo braccio a mare del porticciolo

Ancora un paio di mesi al massimo, dopo di che potranno partire i lavori di realizzazione del nuovo braccio a mare del porticciolo turistico di Roseto per mettere in sicurezza l’imboccatura.

Si tratta di un’opera finanziata con un milione e 700mila euro (fondi Masterplan), con la Provincia soggetto attuatore con la collaborazione del Comune. I lavori per la verità avrebbero già dovuto prendere il via nello scorso mese di settembre, subito dopo la stagione estiva. Ma la ditta Savigi, che si è aggiudicata l’appalto (è la stessa impresa che nel territorio rosetano ha realizzato la pista ciclabile), non ha potuto dare il via al cantiere per una ragione più che valida.

Si è dovuto procedere con una ricognizione su gran parte dell’asta fluviale, dai due ponti, ferroviario e della statale 16, per 800 metri circa in direzione della foce del fiume Vomano nel rispetto di una legge che prevede una verifica bellica. In pratica in zona, in base ai documenti del periodo della Seconda Guerra Mondiale, furono sganciate delle bombe per distruggere le linee di collegamento, quindi i due ponti.

Non era da escludere, pertanto, che nell’area a ridosso del porticciolo, vi fossero degli ordigni inesplosi come è purtroppo accaduto in altre zone del territorio provinciale, come ad esempio il fiume Tordino dove durante la ristrutturazione delle arcate, circa 30 anni fa, vennero individuate e recuperate diverse bombe potenzialmente ancora letali.

Per quanto riguarda l’area soggetta agli interventi, la ricognizione avrebbe escluso la presenza di ordigni quindi non sarebbe necessaria alcuna bonifica. A questo punto, una volta ultimate le pratiche, la ditta appaltatrice potrà dare il via agli interventi. I lavori sono necessari perché il porticciolo presenta una serie di problemi.

Il progetto prevede la creazione di un braccio a nord con molo convergente per rendere sicuri la navigazione interna e il traffico marittimo in entrata e uscita del porto. Lo studio mira a poter utilizzare le banchine di nord est, lato mare, dov’è prevista la futura localizzazione della marineria. Al Comune di Roseto il compito di realizzare una parte propedeutica del braccio a mare per un valore di 150 mila euro, e successivamente potrà partire la Provincia che si occuperà della restante parte inserita nel progetto.

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