Roseto emergenza Covid19, turismo in crisi. Ma tra gli operatori c’è chi non si arrende NOSTRO SERVIZIO

E’ il turismo uno dei settori più “martoriati” dall’emergenza Covid19. Garantisce circa il 15 per cento del Prodotto Interno Lordo e quest’anno con un flusso turistico, che dovrebbe essere intorno al 20/25 per cento rispetto agli altri anni, per molti operatori sarà un dramma.

Un periodo epocale quello che si sta vivendo che costringerà gli imprenditori del settore a rivedere molte cose. A Roseto c’è chi è intenzionato a non riaprire la propria attività, che sia essa alberghiera o di camping. Ma ci sono anche imprenditori che non hanno alcuna intenzione di mollare. Come Ivano Ortelli della Faita Federcamping Abruzzo, titolare del camping Surabaja.

Serve comunque un sostegno da parte degli istituti di credito e dello Stato. Un sostegno che vada oltre i sei anni di garanzia da parte dello stesso Stato per chi accede ai fondi, necessari per ultimare gli investimenti già avviati e portare avanti le attività. L’imprenditore deve fare la sua parte, seguire e adeguarsi anche al nuovo modo di operare nel settore turistico per avere margini di crescita.

Ciò che spaventa è altro. Chieste delle linee guida chiare per poter operare in assoluta sicurezza. Quella sicurezza che deve essere garantita a tutti i livelli, non solo per gli ospiti delle strutture ma anche per i titolari dell’impresa e per le loro famiglie. Intanto la Faita Federcamping sta già elaborando un protocollo di note comportamentali legate alla sicurezza sanitaria in attesa di avere quel disciplinare da parte dell’Istituto Superiore della Sanità.

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