Roseto, emergenza coronavirus: città deserta ma non allentano i controlli. Per Pasqua e Pasquetta più posti di blocco

Città deserta, chi esce lo fa solo per reali esigenze, come andare a lavorare. Roseto appare spettrale. Lungomare praticamente vuoto, stabilimenti balneari chiusi, nonostante in questo periodo in passato i lavori di manutenzione per prepararsi alla stagione estiva erano già in corso.

Poche auto sulla statale, in Municipio si entra uno alla volta con gli agenti della polizia locale a presidiare l’ingresso. L’inizio della quarta settimana di quarantena sta mettendo a dura prova i cittadini. Ma uscire di casa ora, violare il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri significherebbe cancellare quanto di buono e importante è stato fatto finora.

Chi ha un amico a 4 zampe ne approfitta per un po’ d’aria, nei limiti del consentito, a ridosso della propria abitazione. Chi abita al mare e ha un cane è sicuramente più fortunato. A Roseto le persone che hanno contratto il CoVid19 sono 12. Un numero fortunatamente basso in rapporto alla popolazione residente che supera le 26mila unità, nonostante, proprio a Roseto si sia contato il primo paziente in Abruzzo contagiato dal coronavirus, nello scorso fine febbraio.

Purtroppo Roseto conta anche una vittima. Mentre la buona notizia è che uno dei contagiati è stato sottoposto al tampone di verifica dopo la lunga convalescenza. E l’esito è stato negativo. Si attende la risposta del secondo tampone per dichiararne la guarigione. Intanto la polizia locale, nonostante il numero esiguo di agenti (10, più 3 amministrativi) non allenta i controlli.

Anche stamattina nuovo presidio, nella zona sud della città, mentre per le festività pasquali, grazie anche alle altre forze di polizia, verranno organizzati più posti di blocco, soprattutto nei due ingressi nel territorio comunale. Lasciare le proprie abitazioni proprio ora che il coronavirus è contenuto significherebbe cancellare un mese di restrizioni.

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