Roseto, emergenza coronavirus. A circa un mese dal primo contagio il sindaco Di Girolamo traccia un bilancio

A quasi un mese dal primo contagio da coronavirus, il Comune di Roseto tira un primo bilancio dell’attività messa in campo per affrontare l’emergenza.

Il sindaco Sabatino Di Girolamo sulla sua pagina facebook, che usa ormai con quotidianità per comunicare alla città, sottolinea come ci sia stata una risposta importante nei confronti dell’emergenza Covid19, predisponendo sin da subito una serie di misure che in parte hanno anticipato quelle del Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, come ad esempio la chiusura delle scuole e la completa sanificazione di tutti plessi scolastici.

Nei giorni successivi il Comune si è attivato immediatamente per garantire servizi di assistenza alla popolazione. Quali la predisposizione di un servizio domiciliare di consegna dei viveri e dei farmaci agli anziani grazie al supporto, prezioso e indispensabile, delle associazioni di volontariato di Roseto, tra cui le Guardie ambientali, ma non solo.

L’attivazione del Coc per coordinare i presidi istituzionali preposti alla gestione e attivare un corretto flusso di informazioni con la struttura di Protezione Civile istituita in Regione Abruzzo, di una macchina itinerante con la fonica dedicata a ricordare alla popolazione i numeri utili da consultare e gli accorgimenti da tenere.

L’amministrazione, anticipando le richieste delle associazioni di categoria, ha poi sospeso e rimandato al 30 giugno i pagamenti di Tari, Tosap e Imposta sulla Pubblicità per tutti: imprese e famiglie. Ha predisposto una campagna social coinvolgendo artisti, cittadini e amministratori di Roseto per sensibilizzare la popolazione a rimanere a casa.

Rafforzato il numero delle pattuglie di polizia municipale dedicate ai controlli sugli accessi in città ma anche sul rispetto delle nuove restrizioni imposte dal Dpcm. Coinvolti gli amministratori di condominio per segnalare presenze nuove nelle seconde case al mare. Attivato un servizio social dedicato alle attività commerciali che consegnano beni di prima necessità a domicilio.

L’ultimo messaggio riguarda tutti quei cittadini che vanno alle poste, formando quasi una calca. “Alle poste ci si va solo per questioni indifferibili e urgenti”, ha puntualizzato Di Girolamo, “In base al Dpcm, le bollette potranno essere pagate in seguito e non ci sarà alcuna applicazione della mora. E’ un momento che sta mettendo a dura prova famiglie, imprese e lavoratori rosetani, ma che al tempo stesso sta facendo emergere il valore di un grande tessuto associativo e di solidarietà di cui la comunità cittadina non può che esserne orgogliosa”.

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