Roseto, dietrofront del Comune: la sede per le associazioni ambientaliste nella vecchia scuola del Borsacchio

Il Comune di Roseto cambia idea. La vecchia scuola di Piane Tordino non diventerà la sede ufficiale dell’organo di gestione della Riserva Naturale del Borsacchio, né del gruppo di ambientalisti volontari che da circa 14 anni portano avanti le iniziative di valorizzazione dell’area protetta.

La struttura è stata inserita nell’elenco dei beni alienabili e la sua valutazione sfiora i 200mila euro. Il sindaco Sabatino Di Girolamo aveva promesso al direttore delle Guide del Borsacchio, Marco Borgatti, che quella sarebbe stata la location per le loro riunioni e l’organizzazione degli eventi.

Ma c’è stato un chiaro cambio di scelta perché l’Ente spera di incassare dei soldi con la vendita all’asta dell’immobile, la cui cessione è programmata con un bando già entro l’anno. Alle Guide del Borsacchio e alle altre associazioni ambientaliste verrebbe invece destinata un’altra vecchia scuola, quella del quartiere Borsacchio, inutilizzata da diverso tempo.

In questa struttura ha vissuto sino ad alcuni anni fa una famiglia. L’edificio era stato trasformato in una casa parcheggio per chi aveva bisogno di un alloggio. Ma il crollo di parte del solaio costrinse l’allora amministrazione comunale a far evacuare lo stabile. Ad oggi non è in grado di accogliere delle persone, tantomeno gruppi di associazioni.

Servono degli interventi di ristrutturazione, di rifacimento degli impianti. Insomma, una soluzione non perseguibile. Gli ambientalisti alcuni anni fa azzardarono l’idea di trasformare “Casa Mataloni” nella sede della Riserva Naturale del Borsacchio, che si trova praticamente all’interno dell’Area Protetta, trovando una soluzione ovviamente con l’attuale proprietà. Ma l’edificio è in parte crollato ed è inutilizzabile.

Impostazioni privacy