Roseto, Di Girolamo chiama in causa la Provincia per i lavori al porticciolo e per il ponte in legno sul Vomano

Lavori al porticciolo di Roseto che ancora non partono, ponte ciclopedonale sul fiume Vomano di cui non si conosce il futuro.

Sono due argomenti su cui il sindaco di Roseto, Sabatino Di Girolamo, intende avere al più presto un confronto con la Provincia di Teramo, chiamando in causa il presidente Diego Di Bonaventura. Due opere strategiche per il futuro della città, legate alla crescita turistica del territorio: il segmento diportistico per quanto concerne il piccolo bacino portuale, ambientalista e sostenibile per quanto riguarda il ponte in legno.

Il primo cittadino rosetano ha confidato ai suoi assessori e ai suoi più stretti collaboratori di essere preoccupato perché finora la Provincia, che ha la responsabilità diretta sulle due opere, non ha ancora dato il via libera per l’inizio dei lavori riguardanti la realizzazione del molo convergente. L’amministrazione rosetana ha invece rispettato l’impegno previsto da progetto per la realizzazione di una serie di opere a terra per un importo di circa 100mila euro.

Il progetto complessivamente ha ottenuto un finanziamento di circa un milione e 700mila euro per l’adeguamento dell’imboccatura e la realizzazione del nuovo braccio a mare. Lavori che avrebbero dovuto prendere il via già nello scorso mese di settembre, al termine delle ispezioni belliche che hanno interessato l’intera area e anche i fondali marini.

C’è però un problema non di poco conto. L’impresa aggiudicataria dell’appalto, la Savigi costruzioni (la stessa che ha realizzato la pista ciclabile a Roseto) si è tirata indietro, e attualmente c’è un contenzioso tra la ditta e la Provincia. L’ente, infatti, era in attesa dell’integrazione al piano operativo di sicurezza, ma l’impresa non lo ha mai inviato. La ditta, invece, accusa la Provincia di aver ritardato le operazioni di consegna dei lavori. E la questione va ancora avanti. Anche per quanto riguarda il ponte in legno c’è un problema con la ditta appaltatrice. Sta di fatto che le due opere sono del tutto ferme.

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