I Comuni di Roseto e Giulianova pronti ad un patto di alleanza per stanare i responsabili degli scarichi abusivi lungo il fiume Tordino che ne causano l’inquinamento.
Dopo i dati resi noti dalla Regione che ha definito lo specchio di mare antistante Roseto eccellente e cristallino al 90 per cento, lasciando un unico neo in prossimità della foce del fiume Tordino, 300 metri a sud e altrettanti a nord dove persisterà il divieto di balneazione, l’amministrazione rosetana presenterà al Comune di Giulianova un piano di intervento.
Un progetto che prevede il pattugliamento con la collaborazione di associazioni ambientaliste sulle due sponde del Tordino. Giulianova metterà a disposizione lo studio elaborato due anni fa da Archimede Forcellese, consulente del sindaco Francesco Mastromauro. Ha eseguito su un’importante porzione del letto del fiume una ricognizione che ha messo in evidenza come siano presenti numerosi canali di scarico sospetti. Non si tratta di semplici affluenti di acque bianche o piovane.
In alcuni casi sarebbero state notate tracce di strani sversamenti come acque di frantoio o persino acque nere. Stessa situazione è stata riscontrata anche sulla sponda sud del Tordino. Roseto chiede una collaborazione per identificare i responsabili, fare in modo che non ci siano più scarichi abusivi inquinanti in modo tale che il fiume possa finalmente scaricare in mare acque discrete.
Progetto ambizioso ma sicuramente fattibile. Oltretutto al raggiungimento dell’obiettivo verrebbe eliminata o comunque sensibilmente ridotto il divieto di balneazione che interessa complessivamente un tratto di 600 metri e che comprende i due versanti del Tordino.
Per quanto riguarda la depurazione delle acque, da quando a Giulianova è stato inaugurato il 23 giugno del 2010 il nuovo impianto di Colleranesco non si sono più registrati casi di sversamenti di liquami, come purtroppo accadeva molto più spesso con il depuratore dell’Annunziata. Resta però da risolvere l’annoso problema degli scarichi abusivi.
