Roseto, in arrivo un bando per nuove attività nell’area dell’autoporto

Roseto. Presa d’atto della fine della vocazione trasportistica dell’infrastruttura e avvio di un nuovo percorso finalizzato a incentivare insediamenti produttivi nell’area.

 

La Regione ha deciso di imprimere una svolta alla vicenda dell’autoporto di Roseto degli Abruzzi, realizzato alla fine degli anni Novanta con un investimento di circa 15 miliardi di lire dell’epoca, ma mai entrato in funzione.

Questa mattina a Pescara c’è stata una riunione, convocata dal presidente della giunta regionale Luciano D’Alfonso, a cui hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco della città Sabatino Di Girolamo, il presidente dell’Arap Giampiero Leombroni e il direttore del Dipartimento Opere Pubbliche Emidio Primavera.

Nei prossimi giorni, dopo alcuni adempimenti amministrativi per definire le diverse competenze nella gestione della procedura, l’Arap predisporrà un bando, in collaborazione con il Comune di Roseto, finalizzato all’acquisizione di manifestazioni di interesse da parte di imprenditori che vogliano insediare le proprie attività nel sito dell’autoporto. Un’area che sorge in posizione strategica, collegata con la autostrada A14, il raccordo della A24 per Roma e la Statale 16 Adriatica.

“Obiettivo – ha spiegato il presidente D’Alfonso – è restituire un ruolo a un’infrastruttura figlia del passato. Inoltre si scriverà la parola fine su un processo di degrado e abbandono di un’opera pubblica che ha tutte le potenzialità per rinascere con una nuova vocazione, che porterà anche benefici sotto il profilo delle ricadute occupazionali”.

Il Sindaco Sabatino Di Girolamo, che ha partecipato alla riunione insieme al dirigente di settore, Paolo Bracciali, e ai consiglieri Simone Aloisi e Giuseppe Di Sante ha dichiarato: “Sono grato al Presidente della Regione per la solerzia con cui ha risposto alle sollecitazione dell’Amministrazione Comunale di Roseto; confido in una celere soluzione della problematica, sia per la forte volontà politica da parte del Presidente, sia per l’indiscussa competenza degli uffici regionali oggi coinvolti sula problematica. Sarà mia cura sollecitare costantemente, ove necessario, gli adempimenti oggi concordati, essendo in gioco prospettive occupazionali per la mia comunità”.

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