Rifondazione Comunista: “Troppi sfratti, Marsilio si adoperi per i poveri”

“Nel 2018 sono state oltre 56.000 le sentenze di sfratto emesse a livello nazionale, oltre 30.000 gli sfratti eseguiti con forza pubblica, oltre 118.000 le richieste di esecuzione presentate da ufficiali giudiziari. Assistiamo ad una lieve riduzione complessiva degli sfratti ma la situazione resta incandescente e restano inesistenti le politiche abitative. E’ urgente e improrogabile un piano strutturale che aumenti l’offerta di alloggi a canone sociale attraverso il recupero e l’autorecupero degli immobili pubblici e privati inutilizzati nelle nostre città, per un uso abitativo”. Ad affermarlo il Circolo di Teramo di Rifondazione Comunista.

“È vergognoso che presso la Cassa Depositi e Prestiti vi siano ancora inutilizzati ben 970 milioni di euro dei fondi Gescal destinati alla realizzazione di alloggi popolari, ricordando che l’ex Gescal è stata soppressa nel 1992. È quindi necessario abbandonare le politiche emergenzialiste, le guerre tra poveri, fino ad oggi attuate che hanno solo portato ad uno spreco immane di risorse pubbliche senza intaccare minimamente la domanda che viene dal fabbisogno reale”.

Il Circolo di Teramo del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea critica “la recente legge sulle case popolari voluta dalla Giunta Marsilio. La Regione Abruzzo eviti la propaganda sugli inquilini delle case popolari, soffiando sul fuoco delle guerre tra poveri. Piuttosto attui misure volte al reperimento massivo di alloggi, con piani e risorse reali, ovvero tutto il contrario di norme specchietto per le allodole che lasciano intatto il disagio abitativo. Nella nostra regione e nella nostra provincia, di fronte ad uno spropositato patrimonio immobiliare vuoto, frutto della speculazione edilizia, è davvero vergognoso che la “casa” sia un’emergenza per migliaia di famiglie. Servono azioni concrete, introducendo una tassazione patrimoniale progressiva per gli immobili sfitti, con la possibilità per i sindaci di poter attivare lo strumento della requisizione nelle situazioni di più acuta sofferenza abitativa, graduatorie comunali per il passaggio da casa a casa e la rigenerazione del patrimonio immobiliare pubblico”.

 

 

 

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