Primo maggio, Rifondazione Comunista ricorda le vertenze di Colonnella e Martinsicuro

Il Circolo di Teramo del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea partecipa alla Festa del Primo Maggio, giornata internazionale dei lavoratori, sostenendo le lotte sindacali e le mobilitazioni operaie, denunciando i tanti disagi subiti dalle classi lavoratrici nel teramano.

“Esprimiamo il nostro sostegno ai 150 dipendenti dell’ATR di Colonnella che non percepiscono lo stipendio da ben 5 mesi dopo aver fatto scioperi e un presidio fisso, giorno e notte, davanti alla fabbrica per ben tre settimane – dicono – Ci uniamo alla protesta dei 50 lavoratori della fonderia VECO di Martinsicuro rimasti senza neanche la cassa integrazione pagata, dopo anni di sacrifici per la difesa del posto di lavoro. Il nostro pensiero va alle tante famiglie degli operai delle aziende del teramano costrette a vivere nell’attesa di soldi che non arrivano anche a causa del grave e colpevole ritardo della Regione Abruzzo nell’invio delle domande per la cassa integrazione in deroga”.

E ancora: “Il nostro Paese si sta avviando verso la “fase 2″, in cui le riaperture devono essere valutate senza cedere alle pressioni delle categorie produttive o agli strali di Confindustria. Chiediamo risposte certe per tutti i lavoratori autonomi che rischiano di chiudere l’attività a causa del fermo: non riaperture selvagge, ma sussidi e agevolazioni concrete. E’ necessario bloccare il pagamento di affitti commerciali ed abitativi, tasse, mutui ed estendere in modo universale il reddito di cittadinanza. Sono tante le violazioni dei protocolli di sicurezza che vengono segnalate nei luoghi di lavoro: tutto ciò è inaccettabile. Servono controlli capillari perché la salute di chi lavora viene prima di tutto”.

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