Premiati i vincitori della X edizione del premio letterario “Città di Cologna Spiaggia”

Roseto. Domenica 29 settembre, nella soleggiata cornice del Palazzo del Mare di Roseto degli Abruzzi, si è svolta la premiazione dei vincitori della 10° edizione del premio letterario “Città di Cologna Spiaggia”, a cura dell’associazione culturale “Il Faro”, che ha visto la partecipazioni di poeti e scrittori provenienti da tutte le regioni d’Italia ed anche dall’estero.

Novità di quest’anno sono state le due nuove sezioni letterarie: silloge poetica e romanzo storico. Grande ed importante è stata la presenza di giovani autori, molti dei quali si solo dilettati nella poesia in dialetto. La giornata si è aperta, alle ore 10, con l’esibizione del trio musicale femminile Rosa Rorans ensemble, che ha proposto un repertorio musicale assai originale, partendo dalla musica medievale, dal gregoriano fino alla prima polifonia. A seguire la giornalista Azzurra Marcozzi, presentatrice del premio, ha dato la parola al vice sindaco Simone Tacchetti, alla presidente de “Il Faro” Irene Gallieni ed al presidente onorario Mario De Bonis per i saluti iniziali. Anche quest’anno il premio ha potuto vantare una grande giuria di poeti e scrittori prestigiosi e pluripremiati: per la sezione Poesia in metrica e in vernacolo il poeta Vittorio Verducci di Notaresco, la poetessa Elisabetta Freddi di Senigallia, la poetessa Fulvia Marconi di Ancona e il poeta Luciano Gentiletti di Rocca Priora Roma; per la sezione Poesia in lingua il poeta Fabiano Braccini di Milano, la poetessa Franca Prosperi di Roseto e la poetessa scrittrice Sara Palladini di Giulianova; per la sezione Racconto la professoressa di lettere Addolorata Digiallorenzo, lo scrittore e libero pensatore Willy Piccini di Trieste, la scrittrice Valeria Bellobono di Roma e poetessa e scrittrice Elena Malta di Pescara; per la sezione la poetessa ed editrice Valeria Di Felice di Martinsicuro; per il Romanzo storico la scrittrice Lorena Marcelli di Roseto, la scrittrice e giornalista internazionale Francesca Mereu e lo scrittore giornalista critico letterario Paolo Montanari di Pesaro.

A salire sul podio per la sezione Poesia in Metrica la autrice Silvia Cozzi di Monterotondo con la poesia “Non sono come te”, al secondo posto con “Sera” il poeta Bruno Fiorentini di Bracciano e primo classificato Vinicio Ciafrè di Nereto con la poesia “Il sogno”. Ad aggiudicarsi il primo premio nella sezione Poesia il Lingua Carmelo Consoli di Firenze con la poesia “Ritorno a Canizzaro”, al secondo posto Maria Rita Massetti di San Benedetto del Tronto con “Se trovassi la rosa” e al terzo posto Monia Casadei di Cesena con “Piovuto dal divino tavoliere”. Per la sezione Poesia in Dialetto al primo posto Bruno Fiorentini con la poesia “Penzieri”, al secondo con “Vurrìa” Vincenzo Cerasuolo di Marigliano e al terzo un ex eaquo con Alessandro Valentini da Roma con “Le parole che nun t’ho detto” e Stefano Baldinu di San Pietro in Casale con “S’ingenuidade de unu distaccu”. Per la nuova sezione Silloge Poetica si è classificata prima la poetessa Angela Ambrosini di Città di Castello con “Ora che è tempo di sosta”, secondo Bruno Fiorentini con “Le stagioni della vita” e terza Sonia Giovannetti da Roma con la silloge dal titolo “Dalla parte del tempo”. Per la sezione Racconto Breve i premiati sono stati gli autori Donatella Dario di Carbonera con “Es atmet, respira” al primo posto, Alfredo Caseri di Villa D’Adda con “De solitudine” al secondo posto e Gabriele Andreani da Pesaro con “L’amore del padre” al terzo. Altra new entry del decennale del premio è stata la sezione Racconto Storico, che ha visto premiati gli scrittori Nunzia Gionfriddo di Frascati con “Gli angeli de rione sanità” al primo posto, Francesco Grasso da Roma con “I due leoni” al secondo posto e Elsa Flacco di San Martino sulla Marruccina con “Per Francesco, che illumina la notte” al terzo posto.

Tanti, anche quest’anno, i premi speciali, come la Rosa d’Argento, consegnata dal Comune di Roseto alla autrice tarantina Ester Cecere per il racconto “Questo è il mio bambino”; il Premio Teramo Nostra assegnato al romano Umberto Vicaretti con la poesia “Se vengo anche stasera”; il Premio Poesia Breve assegnato a Maria Pierannunzii De Marinis di Pescara con “Lacrime”; il Premio Euterpe assegnato alla poetessa Maria Michela Punzi di Ancona con “Le palpebre del cielo”; il Premio Il Faro Poesia Under 20 che ha visto trionfare una giovane promessa della poesia contemporanea, il giuliese Francesco Massone con “Edgar”, premiato dal consigliere comunale del Comune di Giulianova Ernesto Ciafardoni; il Premio in ricordo del grande poeta Lucio Cancellieri è stato assegnato alla poetessa rosetana Lucia Di Pietro con la poesia “La laure de Carmelle”; il Premio della Giuria è spettato all’autore torinese Enrico Adduci con la poesia “Lungotevere”; il Premio Città di Notaresco ha visto vincere lo scrittore Candeloro Lupi di Ortona con la poesia “Arpuleme”: il Premio dell’associazione “Dal Vesuvio al Gran Sasso” è andato allo scrittore di Castellammare di Stabia Enrico Del Gaudio con “O’ lampiuncello d’ a villa comunale”; il Premio Magnificat è stato consegnato, dal presidente dell’associazione e poetessa Fulvia Marconi al milanese Rodolfo Vettorello per la silloge poetica “Spesso il male di vivere ho incontrato”: premiato, invece dal vice presidente della Provincia di Teramo Alessandro Recchiuti con un premio dedicato lo straordinario poeta romeno Dumitru Galesanu, per la silloge “Assiomi dell’infinità”; il Premio Arsenio è stato invece consegnato dall’editrice Valeria Di Felice all’autore Franco Casadei di Cesena per la poesia “Donna del mare”; il Premio del circolo culturale Iplac è stato consegnato all’autore Paolo Dapporto di Calenzano per il racconto “A guardare il cielo”; con il Premio Unite è stata premiata la scrittrice rosetana Giovanna Forti con il racconto “Lei, l’altra”, direttamente dal Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Teramo Dino Mastrocola; ad aggiudicarsi invece il Premio Faro Narrativa under 20, con il racconto “Pandorato”, gli alunni Beatrice Saccomandi, Gabriele Vallonchini, Cristina Argenzio, Alessandro Tullj e Davide Di Fabio della IV A di Scienze Economiche del Liceo “Saffo” di Roseto.
Non sono mancati, naturalmente, i grandi ospiti del mondo della cultura, che sono stati omaggiati con importanti riconoscimenti. Tra questi il Premio alla Carriera che quest’anno è stato consegnato al poeta, narratore e saggista abruzzese Dante Marianacci. Dopo aver trascorso trent’anni in giro per il mondo come funzionario e dirigente dell’Area della Promozione Culturale del Ministero degli Affari Esteri, Marianacci, a Praga, ha fondato e diretto la Collana di italianistica, curando la pubblicazione delle opere vincitrici del Premio Francesco Petrarca. A Edimburgo ha curato diciotto pubblicazioni della collana Italian Notebooks, da lui fondata ed edita dall’Istituto Italiano di Cultura per la Scozia e l’Irlanda del Nord. A Budapest ha fondato la collana Settimane della lingua italiana nel mondo. In Ungheria ha collaborato attivamente e continua a collaborare, nelle sue funzioni di presidente del Club internazionale Amici di Salvatore Quasimodo, con la Fondazione Salvatore Quasimodo di Balatonfüred, che organizza il Premio In-ternazionale di Poesie Quasimodo. Al Cairo, insieme a numerose altre iniziative, è stato l’ideatore del progetto finanziato dall’Unione Europea La parola ai giovani. Youth, Poetry and Creativity in Today’s Egypt, che ha coinvolto centinaia di poeti arabi ed europei. Giornalista pubblicista, a partire dai primi anni Settanta Marianacci ha condotto inchieste e realizzato servizi collaborando ai programmi culturali della Rai e a di-versi giornali e riviste. Ha fondato e dirige la rivista multilingue «Italia & Italy», che si pubblica dal 1999, che è stata per quindici anni una rivista itinerante, pubblicata a Praga, Edimburgo, Budapest, Vienna e Il Cairo.

Insignito, invece, con il Premio alla Cultura il medico e scrittore iraniano Jamshid Ashough, autore del libro “L’enigma di un genio – capire il linguaggio di Federico Fellini”, in cui lo scrittore fornisce l’anello mancante per comprendere tutti i film del grande regista, dando al lettore quindi elementi e dettagli mai notati prima. Per Ashough Fellini rappresenta il cinema italiano nel mondo, e per questo sente il dovere di divulgare il suo pensiero. Per questo testo il lavoro dello scrittore, durato 20 anni, merita un riconoscimento, un Premio alla cultura per la sua ricerca e per il suo studio.

 

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