Pineto, ‘paese per i meno giovani’: non si placa la polemica. Ruggiero: “Verrocchio vada in vacanza”

“Sorprende e lascia attoniti la collera con cui il sindaco di Pineto, Robert Verrocchio, attacca direttamente Pio Ruggiero – pretendendo di impartire lezioni di buona amministrazione”. A prendere le parti del coordinatore della Lega giovani di Pineto in merito alla polemica sorta “sull’attrattività” della città, è proprio il coordinamento regionale.

 

“Una stagione – aggiunge Pio Ruggiero – caratterizzata, quest’anno più che mai, da un calendario di eventi che ha visto protagonisti i cittadini che, in forma singola o associata, si sono rimboccati le maniche costruendo un programma che diversamente non sarebbe esistito. A ciò si aggiunga il solito susseguirsi di mercatini, tra le poche idee dell’amministrazione, che certamente non possono fare da volano ad un territorio che ha sempre più la necessità di rilanciare la propria immagine.

L’invettiva di Verrocchio, esagitata e sopra le righe per chi ricopre il Suo ruolo, è frutto dell’eminente campagna elettorale; non ha retto l’urto o peggio non ha capito quanto l’articolo della Lega giovani sostiene.

Ritiene che, con il nostro comunicato stampa, il turismo di Pineto abbia subito un danno e addirittura che sia stato irrispettoso nei confronti di chi si adopera per fare di Pineto una città ricca di eventi. In sostanza Verrocchio ignora che il 10 di agosto la stagione turistica volge ormai al termine; le prenotazioni oramai sono state effettuate e se Pineto ha subito un brusco calo di vacanzieri non è certo colpa del nostro articolo. Riteniamo che il sindaco viva in un’altra realtà, che non conosca il proprio territorio e i suoi concittadini. Infatti se scendesse in piazza, come abbiamo fatto noi, a chiedere agli under 35 dove vivono le loro serate, si accorgerebbe che il 90% lo fa in altri lidi per mancanza di attrattive. È altrettanto all’oscuro del fatto che a Pineto il turismo fatto di giovani è pressoché inesistente, basterebbe che la sera si facesse delle piccole passeggiate nel centro cittadino o peggio in periferia.

Per sua fortuna può citare, tra gli eventi, alcune manifestazioni capaci di attrarre l’attenzione ma, come per altro ribadito, sono frutto di iniziative di singoli cittadini, comitati o associazioni a cui va il nostro ringraziamento per l’impegno, la passione e la dedizione dedicati al nostro paese. Parliamo di eventi cui l’amministrazione concede il proprio patrocinio spesse volte, data la scarsezza di fondi messi a disposizione, senza alcun contributo economico. Verrocchio, con questa inutile catilinaria, è caduto vergognosamente in basso!

Questa stagione estiva si sta rivelando un flop, chiaramente per colpa degli amministratori di Pineto palesemente privi di una progettualità e di una visione a lungo termine. Chiunque ami e vive la città, come il sottoscritto e il gruppo che coordino, spera in una smentita ma purtroppo gli elementi non danno alibi a speranze di sorta. Appare evidente, quindi, che chi non conosce il territorio è proprio Lui. Chi amministra dovrebbe avere quantomeno l’intelligenza di non sparare stupidaggini; quando parla di commercio, “di non aver mai limitato le attività dei pubblici esercizi”, anzi “di aver supportato l’operatività”, si chieda i motivi delle innumerevoli chiusure e migrazioni in altre città delle attività commerciali.

È necessaria una drastica inversione di rotta – conclude Pio Ruggiero – per esprimere tutte le potenzialità che sono proprie di Pineto, per attivare grandi e piccoli eventi che diano una valida ragione a giovani e famiglie per restare o venire a Pineto. Autoelogiarsi, affermare di essere bravi potrebbe essere apprezzabile per i propri sostenitori, ma tutto va commisurato ai risultati che, fino a prova contraria, sono scadenti. A chi vuole intorbidire le acque, per pescare nel torbido, rispondiamo che quel torbido maleodorante non ci appartiene; non lasceremo che chi ha divorato la città di Pineto, con la sua conclamata incapacità di governare, generando il dissesto in ogni ambito, possa impartire lezioni di sorta – di buona amministrazione ed opportunità – in quanto la storia politica di lor signori, ben conosciuta dai nostri concittadini, imporrebbe il silenzio assoluto, per senso di pudore e rispetto della città e dei suoi abitanti”.

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