Pineto, lotta all’erosione. Di Nanna: “Il Comune ha scelto il male minore. Ma il problema resta” NOSTRA INTERVISTA

Saranno investiti circa 12milioni di euro dalla Regione per la realizzazione di scogliere antierosione, alcune delle quali saranno sistemate al largo della costa di Pineto dopo che il Consiglio Comunale ha approvato la mozione che boccia definitivamente i pennelli perpendicolari e dà il via libera alle barriere frangiflutti tradizionali.

Per l’avvocato Vincenzo Di Nanna, che sta portando avanti una battaglia anche legale per i danni causati dal ripascimento morbido artificiale, la strada intrapresa dall’amministrazione pinetese rappresenta il male minore.

Secondo Di Nanna, che in questi mesi si è avvalso anche della consulenza di esperti, probabilmente la soluzione migliore per contrastare il fenomeno erosivo sarebbe la sistemazione di pali in legno seguendo l’esempio dell’Olanda. Una barriera meno impattante che contrasta la forza delle correnti e garantisce allo stesso tempo il deposito dei sedimenti.

In Abruzzo, c’è chi ha scelto la soluzione dei pali, dopo aver ottenuto tutte le autorizzazioni da parte degli organi competenti. E i risultati sono stati significativi perché l’arenile è tornato a crescere.

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