Pineto, erosione costa: lettera aperta al Sindaco. “La responsabilità di questo disastro è vostra”

L’annosa questione dell’erosione della costa pinetese, torna alla ribalta con una lettera aperta che il presidente del comitato cittadino di Via Liguria, Roberto Bernaudo, insieme ai suoi iscritti e simpatizzanti, scrive al Sindaco della città.

 

“Il Sindaco Verrocchio, si esprime, ormai da troppi anni, in maniera poco chiara e non risolutiva, per quanto riguarda la drammatica situazione della nostra Costa, dicendo che prima di prendere qualsiasi decisione a riguardo, é necessario attendere il giudizio dei tecnici, su cosa sia più valido fare, per poter meglio proteggere la forte erosione. Questo atteggiamento tentennante ha compromesso la costa di Pineto, in particolare la parte nord.

A nostro avviso, la responsabilità di questo disastro che poteva essere evitato è da ascrivere a questa giunta comunale. Il Sindaco Verrocchio, infatti, ben sa, o finge di non sapere, che i tecnici si sono già espressi e molto chiaramente con lo studio progettuale di fattibilità redatto dall’illustre ingegner De Girolamo, con due ipotesi:

  • il primo, che si svolgerebbe in 3 fasi di esecuzione, con l’immissione di pennelli verticali a (T), partendo dalla battigia, con conseguenti gabbie di chiusura ed un forte ripascimento sabbioso;
  • il secondo, con l’immissione di barriere orizzontali ed un forte ripascimento sabbioso, come già fatto con successo a Roseto ed in altre località della costa Adriatica.

In merito a queste 2 ipotesi, ci siamo immediatamente attivati, per far capire ai nostri Amministratori, ai cittadini e ai villeggianti, che la prima ipotesi progettuale di fattibilità, sarebbe stata un vero e proprio scempio ambientale di enorme impatto, che avrebbe distrutto in maniera irreversibile la nostra Costa. Su questo, dopo aver esposto le nostre preoccupazioni, abbiamo avuto, pieno assenso anche da parte del Vice Sindaco Cleto Pallini nei vari incontri che abbiamo avuto.

Il 29/luglio/2017 in una riunione in Comune con la presenza del Sindaco, del Vice Sindaco, del Comitato di Via Liguria, Comitato di Villa Ardente, i proprietari dei Lidi, gli Albergatori e di tutti i Presidenti della varie Associazioni, siamo rimasti tutti concordi, votando ad unanimità, nell’annullare la prima ipotesi progettuale, quella dei pennelli, e votare esclusivamente
per la seconda ipotesi progettuale, delle scogliere orizzontali fuori acqua con un forte ripascimento sabbioso, iniziando da Villa Ardente, in quanto la più seriamente compromessa, considerata dai tecnici, zona rossa ad altissimo rischio erosivo ed idrogeologico, per poi continuare per tutta la costa pinetese, come promesso dal Presidente della Regione Abruzzo Dottor Luciano D’Alfonso, con erogazioni economiche da finanziare in 2/3 tranche.

Successivamente a questo incontro, il 31/luglio/2017 con delibera n.36, c’é stata una votazione ad unanimità, da parte del Consiglio Comunale per l’immissione di barriere rigide in mare.

A questo punto, dopo 10 anni di impegno civico gratuito, militante e sempre collaborativo, come Comitato Cittadino gridiamo a gran voce, come disse Giulio Cesare nel 49 a.c. attraversando il fiume Rubicone, “alea iacta est! Il dado è tratto caro Sindaco Verrocchio e non si torna più indietro. Dopo tanti anni d’impegno sociale e di amore autentico e disinteressato per Pineto, noi ci sentiamo presi in giro da voi amministratori che non siete stati in grado di fare nulla per difendere la costa che amministrate, se non buttare letteralmente i soldi a mare con i ripascimenti di anno in anno.

A questo punto signor Sindaco per noi ci sono solo 2 possibilità: o date seguito alle vostre stesse deliberazioni, alla realtà dei fatti e iniziate i lavori per l’immissione delle barriere rigide a mare, oppure prenderemo atto della Vostra inerzia e incapacità e chiederemo a gran voce le sue dimissioni e quelle di tutta la sua giunta”.

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