Pineto, erosione costa: “Al grave problema, soluzione al più presto”

Pineto. Dopo aver discusso i punti all’ordine del giorno, nell’ultimo consiglio comunale di Pineto del 29 luglio, si è passati al trattamento dell’annosa questione relativa all’erosione della costa a nord della città.

Come riportato dal Comitato di tutela ambiente e quiete pubblica di Pineto e da L’Abruzzo risveglia il silenzio, organizzazioni territoriali rappresentate da Ruggero Sabatini; le responsabilità dei danni al litorale nord, secondo il vicesindaco Alberto Dell’Orletta, sarebbero della Regione Abruzzo. “Parliamo impropriamente di ripascimenti morbidi mentre si dovrebbe definirli interventi di ripristino, sono due cose ben differenti sotto il profilo tecnico-giuridico. Queste operazioni sono state decise, finanziate e ordinate dalla regione Abruzzo. Il Comune di Pineto ha avuto una funzione di semplice stazione appaltante”, avrebbe detto Dell’Orletta.
L’analisi del Comitato. “Si evince che con queste considerazioni il Comune di Pineto attribuisce ogni responsabilità circa gli interventi di ripristino, che sono stati palliativi e non azioni risolutive del problema, alla Regione Abruzzo, prendendone le opportune distanze.”

E al “noi non abbiamo mai speso soldi al riguardo” di Dell’Orletta, il Comitato replica: “Il costo sostenuto dalla Regione dal 2000 a oggi sembra essere di circa 9 milioni di euro. Soldi pubblici, e quindi di tutti noi, buttati in mare. Il M5s e la Lega hanno mostrato un evidente scetticismo rispetto alle analisi e alle motivazioni espresse dal Vicesindaco. Il sindaco Verrocchio, che solitamente interviene quasi sempre, in questa circostanza si è fatto notare per l’assordante silenzio. Alberto Dell’Orletta ha poi detto che nei prossimi giorni, comunque entro il 2 agosto, sarà aperto un tavolo tecnico-amministrativo in presenza degli operatori del settore, balneatori e Area Marina Protetta per discutere circa due soluzioni possibili. Ovvero quella dei pennelli rigidi lungo tutto il litorale pinetese, da nord a sud, che discende da uno studio di fattibilità (costo del progetto e della consulenza per 45.000 euro) dell’Ingegner Paolo De Girolamo, già precedentemente approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale e quella degli scogli orizzontali, che sembra avere punti di criticità e controindicazioni tecniche, a detta di De Girolamo. La prima ipotesi prevede un costo orientativo di circa 12 milioni di euro, che non trova alcuna copertura finanziaria al momento, la seconda, fortemente voluta dai balneatori e che si limiterebbe, al momento all’arenile antistante la pineta Catucci, sarebbe notevolmente più economica e di più semplice e veloce realizzazione. Questo è un problema grave di Pineto, che può essere ulteriormente inficiato dalla realizzazione del porto di Roseto. Vediamo finalmente, dopo circa 20 anni di totale immobilismo, un momento di fiduciosa sintesi. Vedremo prossimamente, se si configurerà una decisione tanto attesa. La necessità di giungere a una definizione di un progetto attuabile e finanziabili in tempi stretti, non è più procrastinabile ulteriormente , alla luce del difficile e preoccupante stato delle cose”.

“Sull’altro versante, sempre inerente l’argomento in oggetto, riconducibile alla formazione politica “Sicuramente Pineto” guidata da Paolo Passamonti si sono intraprese altre strade”, sottolinea il Comitato anti rumore. “Gli avvocati Vincenzo Di Nanna, di Giustizia e Libertà e Monica Passamonti di Azione Politica hanno fatto un esposto al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Pescara, alla Corte dei Conti e al Ministero dell’Ambiente per verificare se esistono gli estremi di disastro ambientale e di danno erariale, nei confronti del Comune di Pineto in solido con la regione Abruzzo. Auspichiamo che tutto questo fermento intorno alla questione possa accelerare un processo che deve trovare soluzione al più presto”.

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