Pineto, crac Mercatone Uno: “Istituzioni non abbandonino i lavoratori”

“E’stato triste vedere che nei giorni scorsi nell’ex punto vendita di Pineto sono state rimosse le insegne del marchio Mercatone Uno. Apprendo con preoccupazione degli sviluppi giudiziari in merito alla vertenza Mercatone, di cui mi sono occupata sin dall’inizio, per quanto di mia competenza, denunciando la grave situazione in cui si trovano i lavoratori, costretti a vivere in un palese stato di incertezza”. A dirlo la Consigliera di Parità della Provincia di Teramo, Monica Brandiferri.

L’intricata vicenda del crac Mercatone Uno si arricchisce infatti di ulteriori sviluppi, purtroppo non positivi per i lavoratori coinvolti. Gli imputati per bancarotta fraudolenta per distrazione in concorso sono stati tutti assolti in quanto il fatto non sussiste (processo iniziato nel 2016 che vedeva coinvolta tutta la proprietà storica). Il Giudice non ha accolto le richieste della Procura e, quindi, per il buco di 300 milioni non ci sono colpevoli. Così continua il calvario degli ex lavoratori della Mercatone Uno, circa 1.700 in totale di cui 42 dell’ex punto vendita di Scerne di Pineto, che, dopo il fallimento della Shernon, non hanno trovato una nuova occupazione e continuano a sperare in una soluzione favorevole della vicenda.

“Il Ministero del Lavoro lo scorso 7 gennaio ha prorogato la cassa integrazione straordinaria fino al prossimo 23 maggio, ma per gli ex lavoratori della Marcatone Uno si prospettano ancora mesi di sacrifici in quanto l’indennità di disoccupazione ammonta a circa il 70% della retribuzione. Chiedo alle istituzioni di non abbandonare i lavoratori a loro stessi in quanto per molti si tratta  dell’unica fonte di sostentamento”. 

 

Impostazioni privacy