Penna Sant’Andrea, il gruppo Consenso Comune: “Ignorate ancora le proposte dei consiglieri di minoranza”

I consiglieri di minoranza del Comune di Penna Sant’Andrea, dopo che la maggioranza aveva deciso di non posticipare ad oggi la discussione degli argomenti nel consiglio comunale, hanno attuato una protesta pacifica non partecipando alla seduta consiliare.

 

I consiglieri di minoranza del Comune di Penna Sant’Andrea Nicola Salini, Rosanna Di Nicola e Massimo De Fulviis, si legge nel comunicato, “prendono atto della decisione assunta dalla maggioranza di voler procedere alla discussione degli argomenti posti all’ordine del giorno del Consiglio Comunale convocato per il 16 settembre u.s., nonostante la richiesta dagli stessi avanzata di voler posticipare la discussione al 18 settembre p.v. in sede di seconda convocazione”.

Continua:“La richiesta scaturiva dall’aver ricevuto tutta la necessaria documentazione a sole poche ore dal Consiglio e, considerata la grande importanza dei temi da trattare tra i quali il documento unico di programmazione 2020/2022, il riconoscimento di debiti fuori bilancio, l’approvazione del regolamento del Consiglio Comunale, il prelevamento di somme dal fondo di riserva e il piano acustico comunale, stante anche la concomitante assenza di due Consiglieri di maggioranza, ci si saremmo aspettati che la stessa venisse accolta e condivisa”, riferiscono i Consiglieri di minoranza”:

Il gruppo consiliare “Consenso Comune” ha ritenuto dunque che “l’atteggiamento assunto dal Sindaco sia assolutamente contrario ad una sana e trasparente dialettica istituzionale: difatti, ancora una volta, si ignorano le richieste proposte da quella parte del Consiglio che, seppur in minoranza, è rappresentativo della metà dei cittadini pennesi i quali, dopo cinque anni di anonimato, hanno finalmente ritrovato una rappresentanza politica nella quale identificarsi. Di fronte a un tale atteggiamento non ci è rimasta altra soluzione se non quella di attuare una protesta pacifica non partecipando alla seduta consiliare, non si può infatti pretendere sempre e solamente una collaborazione a senso unico. Per il bene del nostro Paese speriamo di non dover più assistere a situazioni di questo genere”.

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