Parrucchieri, estetiste e lavanderie: settore in crescita nell’artigianato teramano

L’associazione di categoria Casartigiani Teramo analizza i dati di Unioncamere che fotografano, negli ultimi dodici mesi, un aumento sul territorio teramano del numero di imprese dedicate ai servizi alle persone. In lieve flessione l’edilizia mentre resta stabile il settore tessile e dell’abbigliamento.

 

Casartigiani Teramo ha stilato una scheda riepilogativa che evidenzia la forza dell’artigianato teramano sul territorio provinciale mettendo a confronto i dati tra settembre 2018 e settembre 2019, pubblicati da Unioncamere. L’importanza economica del settore è testimoniata dal fatto che, tra titolari e dipendenti, questo segmento produttivo oggi può contare in provincia su una forza lavoro complessiva di circa 20mila addetti.

 

Piccole aziende, è vero, ma fortemente strategiche e capaci. A distanza di un anno, l’artigianato teramano perde appena lo 0,27% rispetto al totale delle imprese iscritte alla Camera di Commercio di Teramo. Attualmente le aziende artigiane si attestano a 7.630 sul totale di 30.921 imprese attive. In lieve flessione (-41 aziende) il comparto dell’edilizia ed impiantistica che comunque conferma il primato per categoria. Segue il settore emergente dei servizi alle persone (parrucchieri, estetiste, lavanderie) che addirittura migliora di molto rispetto allo scorso anno (+12 attività). Infine, al terzo posto troviamo il segmento tessile e dell’abbigliamento che si conferma essere un comparto stabile, di grande qualità e fortemente competitivo sui mercati esteri.

 

Casartigiani ritiene indispensabile essere accanto a questo importante segmento economico attraverso i propri Confidi “Intercredit ed Arte & Progresso” che forniscono strumenti finanziari garantiti per l’accesso al credito delle piccole imprese. Inoltre, unitamente alle altre sigle sindacali datoriali, Casartigiani sta cercando anche di trovare una condivisione positiva con la Regione Abruzzo sulle problematiche del credito alle piccole e medie imprese con l’istituzione di un Fondo Centrale Regionale di Garanzia e di un voucher per la riduzione delle commissioni prestito.

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