Notaresco, pronto il piano per la bonifica dei capannoni

Trenta giorni per portare via circa 12mila tonnellate di rifiuti che si trovano all’interno del polo tecnologico di Grasciano.

Dopo il sopralluogo di due settimane fa negli impianti del Cirsu da parte dei tecnici della Regione, dei responsabili del servizio d’igiene della Asl di Teramo, del CSA, il Consorzio Stabile Ambiente dell’Aquila, e di Deco di Rodolfo Di Zio, le due società incaricate di occuparsi della bonifica, è stato definito il piano di intervento che di fatto ha già preso il via. Un mese esatto per riconsegnare al territorio di Notaresco una struttura libera dai rifiuti organici.

Rifiuti che in un caso, risalgono a circa 6 anni fa quando ci fu il fallimento di Sogesa, l’allora braccio operativo del Cirsu, che furono posti sotto sequestro e che non potevano essere rimossi. Situazione ora completamente ribaltata, soprattutto dopo le battaglie portate avanti dal sindaco di Notaresco Diego Di Bonaventura che negli ultimi due anni è sceso più volte in campo, anche con degli esposti in Procura, per fare chiarezza sulle questioni che riguardavano il Cirsu.

Una doppia battaglia vinta quella da Di Bonaventura perché intanto i rifiuti non posso più entrare negli impianti di Grasciano. In secondo luogo, le tonnellate di organico stoccate nei capannoni dovranno ora essere rimosse per questioni legate alla salute pubblica e alla sicurezza, visto che ci sono stati due principi di incendio per autocombustione.

CSA e Deco dovrebbero iniziare la rimozione delle 12 tonnellate di rifiuti tra una decina di giorni, probabilmente subito dopo Pasqua. Il sindaco Di Bonaventura è ancora in attesa di avere il cronoprogramma da parte degli organi competenti.

Le due società dovranno comunicare alla direzione rifiuti della Regione le modalità di intervento. Sarà poi compito della stessa Regione inviare una nota al primo cittadino di Notaresco. Per i primi di maggio, dunque, i capannoni saranno bonificati.

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