Notaresco, benzene al Cirsu. Il sindaco Di Bonaventura su tutte le furie

E’ su tutte le furie il sindaco di Notaresco Diego Di Bonaventura per la situazione emersa dagli impianti di Grasciano del Cirsu. Benzene tra i rifiuti organici, un idrocarburo altamente tossico, nocivo per la salute delle persone, se inalato, e per l’ambiente.

Una sostanza cancerogena, considerata una delle principali cause di leucemia. Della presenza del benzene tra i rifiuti il primo cittadino lo ha appreso dagli organi di informazione perché l’Arta, l’agenzia regionale per la tutela dell’ambiente, non ha ancora provveduto a notificare gli atti al Comune. Attacca inoltre la Regione che resterebbe immobile dinanzi ad un simile problema nonostante Di Bonaventura stia da tempo chiedendo la bonifica del sito.

Il sindaco chiede anche alla Asl di Teramo, al servizio d’igiene ambientale un intervento, un provvedimento concreto che accerti che il Cirsu è a tutti gli effetti una bomba ecologica. Sulla vicenda i carabinieri della compagnia di Giulianova, diretti dal maggiore Vincenzo Marzo, hanno aperto un’inchiesta per scoprire come sia stato possibile introdurre il benzene tra i rifiuti. Se il percolato contenente l’idrocarburo finisse nel fiume Tordino si assisterebbe ad un danno ambientale non di poco conto.

Per sabato prossimo, a partire dalle 9,30, gli ex operai Sogesa, un tempo il braccio operativo del Cirsu, hanno organizzato una manifestazione di protesta dinanzi ai cancelli degli impianti di Grasciano. Ci sarà anche il sindaco Di Bonaventura che è pronto ad indossare la fascia e a qualcosa di più eclatante.

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