Nereto, buoni per la celiachia: un insulto alla dignità. La lettera

Nereto. Una lettera aperta alla Asl di Teramo per manifestare tutto il disappunto legato alla riduzione del valore dei buoni che spettano ai celiaci. Che sono oltre 200mila in Italia.

 

E’ una presa di posizione molto netta quella di Marco Gucciardi (in arte Ricky Montana, (dj e produttore internazionale di musica house che vive a Nereto, che diventa un portavoce di quello che è lo sdegno dei tanti che convivono con tale patologia alla luce delle ultime novità.

 

La lettera

 

“Con mio sdegno e lo sdegno di oltre 200.000 celiaci circa residenti in Italia, ci siamo visti ridurre il valore dei buoni spettanti a chi soffre di questa patologia”, si legge nella lettera.

“Questo potremmo anche comprenderlo, può capitare che la ASL abbia  problemi finanziari e decida di fare tagli, anche se eticamente fare tagli sulla sanità non è corretto, ma siamo in Italia e sappiamo come  vanno queste cose.

Quello che non comprendiamo è la decisione di togliere prodotti fruibili da questi buoni. Questa malattia ci porta a dover rinunciare a tante cose e a dover sostituire prodotti di qualità con prodotti a volte di discutibile gusto, tuttavia grazie al nostro spirito di adattamento,  riusciamo ad abituarci a questi nuovi gusti di prodotti che vogliono  emulare quelli tradizionali. A tal proposito voglio ringraziare tutte le aziende che si impegnano a creare prodotti sempre più vicini a quelli commerciali. Purtroppo da tempo ci siamo visti privare di buona parte di questi prodotti che rendono la nostra vita alimentare migliore, simile a  quella di una persona normale.

 

Quello che non comprendiamo è la decisione di obbligarci a spendere i  buoni nel mese di validità, facendo partire questa disposizione, lasciando una finestra di pochi giorni per potersi adeguare, con la  conseguente perdita dei buoni da parte nostra e un’ingente risparmio da parte vostra che vi vedete rientrare moltissimi buoni in meno.

Personalmente ne ho persi tre, ma se ipotizziamo una media di un buono a testa per 5000 (i celiaci residenti in Abruzzo), sono 5000 buoni,  facendo una media di €. 100 a buono, le Asl in Abruzzo si sono viste restare nelle sue casse ben €. 500.000. Quello che non comprendiamo è  che fine faranno queste €. 500.000, visto che i buoni sono stati erogati.

Quello che non comprendiamo è perché un residente abruzzese debba  perdere 5 giorni di lavoro ogni anno per rinnovare questi buoni, quando  altre regioni adottano il rinnovo automatico e l’utilizzo di una tessera  che gli permette di poter spendere anche in altre regioni.

Quello che non comprendiamo è perchè ci vengono dati questi buoni quando poi ci viene fatto rimpiangere il fatto di averli avuti. Quello che chiediamo è che questi buoni servano a restituire una dignità alle persone a cui vengono date, quello che chiediamo è di poter usufruire dei buoni dove come e quando vogliamo, di poter prendere quei  prodotti che altrimenti non possiamo mangiare.

Quello che chiediamo è di dare il giusto valore etico a questi buoni e  non doversi continuamente preoccupare di quello che si prende, di quando  lo si prende, di dove lo si prende, questi buoni sono stati pensati per migliorare la vita di chi li riceve e non per far insorgere altre patologie come ansia e stress.

Quello che chiediamo è se tutto questo non è possibile, di toglierli,  almeno riacquisteremo una dignità della quale ci avete privato e non ci  sentiremo più sbeffeggiati e cittadini di serie B”.

(Marco Gucciardi in arte Ricky Montana)

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