Martinsicuro, Viola: ecco perché non andavano tagliati i 10 pini in via Roma. L’intervento

Martinsicuro. Il taglio di 10 pini monumentali, in un tratto di via Roma, a Martinsicuro, genera reazioni e anche prese di posizione. In una lunga nota, Marano mario Viola, responsabile di Mountain Wilderness per l’Abruzzo, e in passato assessore comunale all’ambiente, sottolinea che le soluzioni da seguire potevano essere altre e lo spiega nel dettaglio.

 

Va detto, che l’Ente nel percorso legato all’eliminazione delle radici sporgenti su alcuni tratti stradali e pedonali, dopo una relazione tecnica, ha deciso di abbattere 10 pini.

“La decisione del Comune non ha nessuna giustificazione sul piano della sicurezza delle piante e delle persone”, scrive Viola, che elenca anche le ragioni, “i pini di via Roma godono di ottima salute e stabilità;
le radici emerse hanno sollevato l’asfalto impermeabile perché esso non permette il respiro alle piante e, a causa del catrame, inquina l’acqua di superficie e di falda utilizzata dalla pianta; l’albero quindi reagisce ad una cattiva gestione e manutenzione da parte dell’uomo che ignora le leggi e il benessere della natura vegetale;
tagliare le radici emerse sul piano stradale indebolisce la stabilità dell’albero, incrina l’apparato radicale che è il cervello della pianta;
non si taglia l’albero senza aver verificato, con un apposito saggio, lo stato di salute dell’apparato radicale. Non sono stati effettuati saggi di nessun genere sui pini di via Roma, compresi quelli già tagliati.

“L’amministrazione comunale”, prosegue la nota, “aveva il dovere di applicare soluzioni alternative “dolci” sia per la tutela dei pini che per la sicurezza delle persone,
e di tutelare i pini per la funzione climatica, ecologica, paesaggistica, ornitologica, biologica e per il valore scientifico, storico ed economico.

Ogni esemplare di pino adulto di via Roma rappresenta un piccolo ecosistema in cui vive una fauna e microfauna di grande valenza naturalistica e scientifica come la cinciallegra, la cincia mora, il cardellino, la tortora, la merla e, ai piedi del tronco, la lucertola muraiola. Le forme più interessanti sono presenti tra i “coleotteri” come i “cerambicidi” (Ergates faber, Leptura sanguinolenta, Pogonocherus fasciculatus) e “curculionidi” ( Pissodes picee) e “Scolitidi” (Ips sexdentatus) e “Buprestidi” ( Buprestis novemmaculata, B. Splendes). Tra le fessure della corteccia vive l’ Ostoma ferruginea.
Ogni pino abbattuto ha comportato la morte di un archivio vivente, utile all’albero e, di riflesso, alle tante forme di vita sopra elencate, a servizio del clima e della salute delle persone.
Mentre in tutto il mondo occidentale viene tutelato il patrimonio arboreo al servizio del clima, della vita terrestre e della salute umana, Lei va in controtendenza dando la precedenza alle auto che inquinano l’aria, producono rumore e polveri sottili.
Eliminando 10 pini adulti (10 polmoni verdi) produce un danno per la salute delle persone del quartiere in quanto lo smog prodotto dai mezzi motorizzati, non viene più assorbito dalle piante ma dalle persone.

Le soluzioni alternative.

Prima soluzione

Togliere l’asfalto attorno alle radici affioranti con attrezzi manuali allo scopo di non lasciare ferite all’apparato radicale; coprire i vuoti lasciati dall’asfalto con terreno vegetale pulito fino al colletto basale di ogni albero; utilizzare asfalto atossico permeabile di colore verde o giallo o celeste; realizzare i percorsi pedonali a livello del piano stradale per l’abbattimento delle barriere architettoniche.

Seconda soluzione

Realizzare i dossi tra i due alberi allineati per ottenere la salvaguardia delle radici, la riduzione della velocità e del rumore e l’incolumità delle persone.

Terza soluzione

Prevedere il senso unico di via Roma (utilizzato da diversi anni dai pullman di linea) da piazza Cavour all’incrocio con via Molise, con il piano stradale al centro dell’attuale percorso e marciapiedi ampi per garantire la sicurezza ai pedoni e agli automobilisti nonché notevole riduzione dello smog e del rumore.
Attuando il suo metodo violento nei confronti dei 10 pini monumentali della nostra città, l’amministrazione  ha contribuito ad abbassare la qualità della vita.
Ogni pino adulto di via Roma, in base ad una “Scala svizzera”, ha un valore monetario complessivo di euro 30.000,00. I 10 alberi oggetto del taglio hanno il valore complessivo di euro 300.000,00.

Lo Statuto del Comune di Martinsicuro all’art. 1 comma 7 recita “ il Comune, nel rispetto delle leggi dello Stato…si impegna affinché si attui il rispetto della natura per l’acqua, l’aria e le piante…, aderisce all’Alleanza per il Clima con delibera consiliare n. 48 del 18.05.1992 e si impegna ad attuare misure graduali … per ridurre l’effetto serra…la rinaturalizzazione del territorio”.
All’art. 2 comma 3 recita “ lo Statuto è vincolante per il Comune: ogni atto, anche di portata generale, che si ponga in contrasto con esso è illegittimo”.
E’ stato deciso il taglio dei 10 pini in palese contrasto con lo Statuto Comunale e non sono state adottate le soluzioni per la tutela del patrimonio arboreo pubblico che appartiene a tutti i cittadini”.

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