Martinsicuro, turismo in ginocchio: gli operatori chiedono di rimodulare la tassazione

Martinsicuro. Una rimodulazione della tassazione locale per il comportato turistico ricettivo, con il differimento, al 2021, nell’imposta di soggiorno la cui applicazione è stata decisa solo poche settimane fa.

 

Il pacchetto di richieste è avanzato da Amedeo Corsi, presidente dell’associazione degli operatori turistici di Martinsicuro-Villa Rosa, nel pieno di una pandemia i cui effetti di natura economica (una volta definiti quelli sanitari) sono tutti da definire.

“Il nostro è un grido di dolore”, spiega Amedeo Corsi, ” di chi è alla mercè della tragica pandemia”.

” Allo stato attuale alcune strutture”, prosegue l’operatore turistico, ” dopo la massiccia richiesta di rimborso delle caparre stanno programmando una non  riapertura per la stagione 2020. Non potendo contare sulle presenze straniere, il solo turismo nazionale, in questa congiuntura economica, e con le incombenze di natura sanitaria, prevedono, nelle migliore delle ipotesi, una riduzione delle presenze di almeno il 50%”.

Alla luce di questo quadro, non certo edificante, Corsi ha chiesto all’amministrazione comunale di rimodulare tutto l’impianto fiscale a carico del settore. Dal rinvio al 2021 dell’applicazione dell’imposta di soggiorno, la rimodulazione della Tari (un’ipotesi potrebbe essere quella di proporzionarla alle effettive presenze in rifermento al dato 2019), e di rivedere anche le altre gabelle comunali: Imu, Tasi e Icp. Per il canone di concessione demaniale, invece, si dovrebbe far leva sulla Regione per arrivare ad un azzeramento o comunque verso una significativa riduzione.

“Le nostre aspettative”, prosegue Amedeo Corsi, ” per la prossima stagione sono pessime e a questo punto speriamo di essere in vita e solvibili per il 2021. Ci rendiamo conto che il vostro bilancio è una coperta corta, ma confidiamo in un vostro aiuto al massimo delle possibilità”.

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