Martinsicuro, consiglio gremito per salvare i tigli. La lettera della Regione che consiglia l’abbattimento FOTO VIDEO

Martinsicuro. Un coro unanime. No all’abbattimento dei tigli di via Risorgimento. Un no che arriva da associazioni, comitati, semplici cittadini e dalle istituzioni.

 

Il tutto accompagnato da proposte alternative che debbano legare tutela del viale alberato e previsione di una nuova viabilità nel tratto a ridosso del casello di Val Vibrata. Ma nel frattempo una lettera della Regione consiglia l’abbattimento dei tigli, perché non stabili.

Mai in tempi recenti l’aula consiliare di Martinsicuro era stata così gremita e partecipata. E mai nel recente passato la partecipazione popolare, e il relativo contributo in fatto di dissenso (per la decisione dell’Anas) e di proposte, era stato così palese. Una vera e propria mobilitazione, partita dal basso, e che ora vede impegnata l’amministrazione comunale di Martinsicuro (ma anche di Colonnella e Alba Adriatica, presenti al consiglio comunale aperto di ieri sera) a tenere in piedi un tavolo tecnico con l’Anas.

 

Il consiglio comunale. La partecipazione è stato uno dei fatti distintivi dell’assise civica, convocata dal presidente Emma Zarroli su richiesta dei consiglieri di minoranza (Giuseppe Capriotti ed Elisa Foglia). Tanti gli interventi che si sono succeduti dal pubblico. Da quello storico-tecnico di Mario Viola (che ha ricordato la delibera del 1995 di tutela del viale alberato), a quello appassionato dell’avvocato Gabriele Rapali a quelli di semplici cittadini che hanno sottolineato la necessità di non restare inermi al progetto di abbattimento dei tigli (8 già tagliati), a quello di Valerio Di Mattia (portavoce del comitato), che ha avanzato delle proposte utili per tutelare la vegetazione e favorire un nuovo assetto viario in quella zona. Oltre alla richiesta di sospendere il tutto in attesa dell’insediamento del nuovo consiglio regionale e la verifica puntuale delle autorizzazioni in possesso dell’Anas.

Interventi e contributi sono arrivati anche dal sindaco di Colonnella, Leandro Pollastrelli e di Alessandro Ciccarelli, vicesindaco del Comune di Alba Adriatica. In tutti i vari interventi è stata ribadita la necessità di rigettare l’idea che la sicurezza stradale debba passare attraverso l’abbattimento degli alberi. Insomma, la tesi dell’Anas non regge, anche perché le norme prese a riferimento fanno acqua.

 

Il percorso. Il sindaco Massimo Vagnoni, in chiusura di seduta, ha fatto una sintesi di quella che è la situazione in essere. Esistono due percorsi paralleli attorni ai quali il Comune di Martinsicuro, e non solo, sta lavorando. La proposta di una viabilità alternativa in quel tratto (che potrebbe prendere forma una volta che sarà dismesso il depuratore) si lega alla volontà di tutelare il viale alberato. “ Il percorso non è agevole” ha sottolineato Vagnoni, “ ma è stato deciso di avviare un percorso di mediazione con l’Anas. E’ ovvio che se il percorso, ora interrotto, di abbattimento sarà ripreso, abbiamo delle armi per bloccare tutto, anche perché ci troviamo in presenza di vincoli.

 

La lettera. Ieri sera, in consiglio comunale, con un tempismo che qualche dubbio lo genera per il momento nel quale è stata trasmessa al Comune, il sindaco ha anche letto una lettera che la Regione ha inviato nelle ultime ore. L’ufficio tutela fitosanitaria delle culture, parla di alberi che presentano carie nel legno, di pericoli di stabilità e del fatto che molti esemplari presenti in via Risorgimento non esisterebbero possibilità di recupero e dunque “se ne consiglia l’abbattimento”, come si legge nella nota. Una presa di posizione che qualche malumore, anche in aula, lo ha generato e che getta ulteriori ostacoli nel percorso di tutela.

 

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