Maltempo nel teramano, detriti e fango sulle strade: “Colpa di campi non curati” FOTO

Sono numerose i danni alle strade provinciali invase da detriti e fango.

Secondo la Provincia di Teramo, “molte di queste situazioni dipendono dai fondi agricoli adiacenti che non sono curati o che, come risulta in maniera evidente dalla documentazione fotografica raccolta questa mattina dallo stesso dirigente Francesco Ranieri, sono gestiti senza alcun rispetto delle norme (sulla gestione delle acque di irrigazione, dei limiti di semina dalla strada etc etc)”.

“I danni sono enormi non solo per i costi di ripristino degli assetti stradali ma soprattutto perché non si sta facendo nulla per limitare questo fenomeno – commenta il presidente Diego Di Bonaventura – faremo valere il Regolamento di Polizia Rurale approvato dall’ente qualche anno fa, inviato a tutti i Comuni ma al quale non è stato dato seguito. Queste aree vanno sorvegliate e laddove, come è abbastanza chiaro dalla documentazione fotografica, non vi è il rispetto delle norme i proprietari vanno sanzionati. Bisogna aprire un tavolo con i Comuni e le associazioni di categoria per far comprendere bene l’enormità del danno all’ambiente, i rischi per le persone e i costi sulla comunità di una gestione tanto dissennata dei fondi agricoli. Come va risolta una volta per tutte la questione della manutenzione dei fossi, altro gravissimo problema rimasto nel guado, è il caso di dirlo. Alle Province hanno tolto il servizio, i Comuni, direi giustamente non vogliono prenderli in carico senza personale e risorse, la Regione deve prendere una decisione visto che con l’UPA abbiamo aperto un tavolo specifico sulla questione”.

La documentazione sarà inoltrata anche alla Polizia Provinciale per le indagini di rito.

Allagamenti anche a Teramo. Nel capoluogo, con l’attivazione di ieri sera del Coc, il Comune fa sapere di essere riuscito a gestire con squadre ed associazioni convenzionate decine di interventi per allagamenti, infiltrazioni d’acqua e smottamento di terreno.

Impostazioni privacy