La storia di Margarete su Rai 3: la donna tedesca morta a Giulianova 75 anni fa

Giulianova. Anche “Il settimanale”, rotocalco della TGR che si occupa d’attualità, inchieste e approfondimenti sui grandi temi sociali, economici, ambientali e culturali, in onda su RAI 3, sabato 26 settembre, alle ore 12,25, si occuperà della vicenda di Margarete Wagner, morta a Giulianova dopo aver seguito un internato ebreo-tedesco in Italia.

 

Il servizio della giornalista Roberta Mancinelli ricostruisce la fuga dalla Germania nazista di una giovane coppia tedesca: Ignaz Hain e Margarete Wagner Grazie alla paziente e certosina ricerca storica del giornalista giuliese, Walter De Berardinis, è stato ritrovato l’atto di morte e le vicissitudini di una tedesca (cattolica), Margarete Wagner, morta per malattia nel vecchio ospedale civile “Maria Santissima dello Splendore” di Giulianova, il 14 gennaio 1945 (per le autorità tedesche dispersa nei bombardamenti degli alleati su Francoforte). Per arrivare alla soluzione del caso, visto che a Giulianova non esistevano sfollati della Seconda Guerra Mondiale del centro-europa – De Berardinis – ha consultato per corrispondenza diversi archivi internazionali sulla deportazione degli ebrei: Italia, Germania, Polonia, Stati Uniti d’America e Israele.

 

Successivamente, chiedendo aiuto allo storico del campo d’internamento civile di Civitella del Tronto, Giuseppe Graziani e al direttore e proprietario del Museo “Nina” di Civitella del Tronto, Guido Scesi, per sapere i motivi della presenza di una ragazza tedesca nella cittadina teramana, è stata ritrovata la sua borsa e i documenti lasciati 75 anni fa nella casa che la ospitava come moglie di un ebreo tedesco internato a Tossicia e Civitella del Tronto di nome Ignaz Hain. La Storia della Coppia Margarete Wagner, cattolica, era nata a Francoforte sul Meno il 30 luglio 1907 da Heinrich Karl Wagner e Crescentia Petzenhauser, era la 4° figlia di 6 (2 maschi e 4 femmine). Durante l’ascesa di Hitler al potere si era fidanzata con un giovane procuratore legale, Ignaz Hain, ebreo, nato a Ulmach il 29 giugno 1902, da Moses Hain e Pauline Schuster (anche lui figlio di 6).

 

Con le leggi razziali, la giovane coppia, si trasferisce a Milano il 17 marzo 1937, in Via Felice Casati, 13, quartiere Lazzaretto (zona giardini pubblici Montanelli); 8 maggio in Via Padova, 33 a Milano e subito dopo a Corso Buenos Aires, 18, per l’arrivo della compagna e fino all’arresto di lui nell’agosto del 1940. A settembre, Hain, verrà trasferito nel campo d’internamento di Tossicia (Teramo) e successivamente a Civitella del Tronto (Teramo), dove verrà raggiunto, in stato di libertà, dalla giovane compagna Margarete (la permanenza a Civitella era sporadica, in base alle autorizzazioni che rilasciavano la Questura di Milano e Teramo). Nel maggio 1944, l’uomo, prelevato dai tedeschi, verrà condotto nel campo di smistamento di Fossoli (Carpi) – Modena. Il 16 agosto 1944 verrà deportato ad Auschwitz e poi il 25 gennaio 1945 a Mauthausen, dove muore l’8 marzo 1945. La moglie, rimasta bloccata a Civitella del Tronto, per i noti eventi bellici in Italia e Germania, morirà per malattia nell’ospedale di Giulianova il 14 gennaio 1945.

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