Giulianova, montagne di rifiuti sul lungofiume Tordino

Un’infinita discarica a cielo aperto sul lungofiume Tordino, nella zona di Colleranesco di Giulianova. Strada senza illuminazione e facilmente raggiungibile da due accessi. Il primo è quello di via Molino da Capo, l’altro è sul lato ovest dell’ex Saig.

La situazione che si presenta oggi è impressionante perché lungo questa strada è stato scaricato di tutto: buste nere di plastica contenenti materiale di risulta proveniente da qualche fondaco svuotato, pannelli di eternit contenenti amianto, scarti di cantieri edili, vecchi elettrodomestici, materassi, cassonetti della spazzatura abbandonati a pochi metri dal fiume e al cui interno vi sono scatole di polistirolo.

E anche il piazzale antistante il vecchio complesso dell’ex Saig è un ricettacolo di immondizia. La situazione è nota da tempo. E a più riprese sono stati eseguiti interventi di bonifica. Ma tempo una settimana, e il lungofiume è stato nuovamente trasformato in una discarica. Un tratto di strada di circa 500 metri, con più punti di abbandono del pattume.

A denunciare lo scempio sono stati recentemente alcuni ambientalisti che percorrendo con le bici questa strada che di fatto dalla zona industriale di Mosciano consente di raggiungere la foce, hanno documentato lo squallore. Tonnellate e tonnellate di rifiuti lungo una strada a pochi passi dal corso d’acqua e che porta anche nella zona del nuovo depuratore.

Finora gli autori di questi gesti, che si ripetono di notte, ogni settimana, non sono mai stati identificati. Tranne in un paio di casi, quando i vigili urbani tra i rifiuti trovarono della corrispondenza che permise di risalire al “proprietario” del pattume. In passato c’è chi ha persino dato fuoco all’immondizia.

Al momento l’unica soluzione per scovare gli incivili è la sistemazione di fototrappole, tenuto conto che tutti gli sbarramenti e i divieti di accesso sul lungofiume sono stati puntualmente divelti.

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