Giulianova, l’Inps conferma il recupero del padiglione ovest dell’ex colonia marina

L’ex colonia marina di Giulianova diventerà una struttura ricettiva e di accoglienza per il turismo della terza età. L’Inps ha inviato una nota al Comune di Giulianova con cui conferma che è iniziata la fase della progettazione per il recupero della struttura.

Un investimento che dovrebbe aggirarsi sui 2milioni e mezzo di euro e riguarderà solo il complesso che si affaccia su viale Orsini, quindi sul lato ovest dell’intero stabile che porta il nome di “Rosa Maltoni”, mamma di Benito Mussolini.

I vertici dell’Istituto Nazionale di Previdenza prima della stagione estiva avevano avuto un incontro con il sindaco Francesco Mastromauro illustrando le loro intenzioni, confermate poi con un documento con cui si sottolineava che la fase della progettazione avrebbe avuto inizio subito dopo il Ferragosto. Ebbene, il pool di progettisti si è messo già al lavoro, sulla base anche delle indicazioni raccolte attraverso uno studio preliminare e di un sopralluogo che ha interessato l’intera struttura che si divide in tre padiglioni.

Il progetto esecutivo dovrebbe essere consegnato nelle mani dell’amministrazione comunale, per l’esame del Consiglio, entro la fine dell’anno. Sarà poi l’ufficio tecnico ad esaminare nei dettagli il piano di intervento che nel suo complesso dovrebbe prevedere, in futuro, almeno altri due passaggi per il recupero totale dell’ex Colonia Marina.

Nelle intenzioni dell’Inps, che ne è diventato proprietario pochi anni fa acquisendo il bene dall’allora Enap, c’è la volontà di creare una moderna struttura di accoglienza per insegnanti in pensione, per pensionati in genere. Tempo fa l’ex Colonia Marina era finita nel mirino di un gruppo di investitori francesi che voleva creare un centro talassoterapico sfruttando la vicinanza con il mare.

Un progetto ambizioso da oltre 10 milioni di euro di investimento non portato poi avanti nel momento in cui proprio l’Inps aveva fatto sapere di non volersi privare della proprietà e anzi di voler presentare un progetto di recupero. Resta comunque ora l’incognita sui tempi di realizzazione degli interventi di ristrutturazione del padiglione ovest. Nella migliore delle ipotesi, non prima di un anno.

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