Giulianova, le vongolare riducono i giorni di pesca. Squeo: “Tuteliamo il nostro prodotto”

Due giorni alla settimana per la pesca delle vongole e 36 sacchi, ovvero 360 chilogrammi, per ciascuna imbarcazione. Le vongolare del Cogevo di Giulianova, il Consorzio di Gestione, hanno deciso di ridurre ulteriormente il numero dei giorni di pesca del pregiato mollusco.

Da 30 sacchi al giorno per tre giorni alla settimana della scorsa primavera, si è deciso di passare a 36 sacchi di prodotto giornaliero ma con un giorno di pesca in meno. La decisione è stata adottata dal Cogevo per tutelare ulteriormente la venus galina, nome scientifico della vongola comune. Dall’inizio di novembre, quando le 80 imbarcazioni adibite alla pesca delle vongole sono tornate in mare ad oggi, gli armatori hanno trovato un prodotto di qualità. Ed anche la quantità è eccellente. E va quindi tutelata per evitare una pesca indiscriminata che oltre a depauperare la pregiata risorsa, diventerebbe anche la causa di una riduzione del valore di mercato.

“Sono alcuni anni che abbiamo adottato la politica di autoregolamentazione”, ha spiegato Walter Squeo, esponente del Cogevo e di Federpesca Abruzzo, “le scelte che abbiamo fatto in questi anni hanno pagato i nostri sforzi e lentamente usciamo da una crisi che soprattutto 4 anni fa aveva rischiato di mettere in ginocchio molte nostre imprese che sono poi a conduzione familiare. Noi pescatori siamo i primi a capire l’importanza della tutela dei fondali perché possono garantirci nel tempo un guadagno costante”.

Squeo torna però su un argomento che sta a cuore agli armatori del Cogevo: la salvaguardia dei fiumi, la lotta agli scarichi abusivi principale causa di inquinamento.

“Noi siamo vigili”, ha aggiunto, “e siamo i primi a denunciare eventuali forme di inquinamento. Il nostro ringraziamento va anche al comandante della capitaneria di porto di Giulianova Claudio Bernetti che è al nostro fianco nella battaglia che portiamo avanti a tutela del nostro mare”.

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