Giulianova, anche in stazione i manifesti ‘artistici’ contro l’eroina FOTO

Giulianova. Sono ricomparsi in serata nel sottopasso della stazione ferroviaria di Giulianova i manifesti artistici contro la droga.

Scritte e disegno identici ma con un formato più grande rispetto a quelli affissi il mese scorso lungo la salita del Montegrappa. Ancora una volta in una zona critica della città e tristemente legata al mondo della tossicodipendenza e dello spaccio di droga.

In un documento inviato alla redazione il gruppo di artisti spiega che la loro azione “è un grido di lotta. È un messaggio di speranza.  Possano questi simboli, congiunti in un disegno, alludere alla resilienza o a un gesto di comprensione e d’amore. Possa, quest’immagine, essere un richiamo alla sensibilità e alla riflessione. Possa infine, un manifesto, avere il vigore di smuovere le coscienze. E tutto ciò è già o avverrà un giorno, ma non è o non sarà sufficiente. Non sono queste le sole ragioni che ci spingono ad un gesto illegale”.

Infatti gli artisti, con questo atto di protesta, chiedono “un’ iniziativa che proceda dalle associazioni competenti per la risoluzione di un dramma sociale per il quale, ad oggi, non è stato definito nessun intervento efficace. Poniamo al fine di questa lotta l’evoluzione di un’ideologia che si innesta da un disegno affisso ad un muro e che porta alla soluzione dell’atroce realtà della tossicodipendenza tramite l’intervento sul territorio di enti assistenziali specializzati e validi. Non è la semplice videosorveglianza, infatti, a fungere da deterrente. Così come il monitoraggio settoriale può solo assurgere alla formalità del decoro. Riteniamo inefficaci gli sporadici arresti subito metabolizzati dal sistema clandestino.  Troppo a lungo abbiamo assistito al fallimento di questi sistemi. Noi chiediamo più informazione, sensibilizzazione, prevenzione per contrastare questo problema”.

“Così, come un pesce può ardire a restituire vigore a un fiore reciso, l’intelligenza e la paziente pratica dell’assistenzialismo possono salvare vite umane”, così si conclude il documento con la speranza di un intervento più deciso e risolutivo nei conftonti della tossicodipendenza.

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