Furti opere d’arte: nell’ultimo anno recuperati beni per 2,5. Anche un dipinto della chiesa San Gennaro a Campli FOTO VIDEO

Lo scorso anno i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Ancona (Tpc), con competenza sulle regioni Marche e Abruzzo, hanno recuperato 1.635 beni antiquariali, archivistici, librari e archeologici, di pregevole fattura, per un valore stimato di oltre 2,5 milioni di euro.

 

Ciò grazie anche alla sinergia con l’Arma territoriale e le Stazioni: 123 le persone denunciate per reati in danno del paesaggio. Tra i beni recuperati 242 antiquariali, archivistici e librari, 1.344 reperti archeologici (830 interi, 514 frammenti), 42 paleontologici, sette opere d’arte contemporanea contraffatte. In sensibile diminuzione i furti di beni d’arte in musei, luoghi espositivi pubblici o privati, luoghi di culto, archivi e biblioteche e luoghi di privati (dai 58 nel 2018 a 16 del 2019).

 

Un risultato frutto di un’intensa collaborazione dei Carabinieri con varie istituzioni deputate alla salvaguardia e custodia dei beni culturali (soprintendenze, musei, archivi, biblioteche, uffici beni culturali delle diocesi, parroci e sindaci). Tra le operazioni più importanti va segnalato l’importante recupero in un mercatino dell’antiquariato di Recanati, di un dipinto di olio su tela di autore ignoto, del XVII secolo, asportato nel novembre del 2011 nella chiesa di San Gennaro di Campli (frazione Collicelli).

 

Il dipinto a cui i pochi abitanti della frazione sono molto legati su disposizione della Procura di Macerata- che ha coordinato le indagini- è stato restituito all’ufficio beni Culturali della Diocesi di Teramo- Atri che ne curerà il restauro e la ricollocazione dal luogo ove fu asportato e dove gli abitanti lo aspettano con impazienza.

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