Erosione costiera: ecco il documento firmato dai sindaci di Alba, Martinsicuro e Tortoreto FOTO VIDEO

Alba Adriatica. Il fronte comune nella lotta all’erosione si sostanzia in un documento congiunto, sottoscritto da tre sindaci, da approvare nei rispettivi consigli comunali.

 

Un documento che deve rappresentare, nelle strategie municipali (ma anche da parte dell’associazioni di categoria) la stella polare per ogni asso successivo. Dagli interventi da pianificare, nello stanziamento dei fondi e nel percorso da seguire nelle opere di difesa del litorale. Che non potranno non essere opere rigide per unità fisiografica. Da intendersi lo spazio compreso tra la foce del fiume Tronto e il porto di Giulianova.

 

E’ la sintesi del documento congiunto che questa mattina i sindaci di Alba Adriatica (Antonietta Casciotti), Martinsicuro (Massimo Vagnoni) e Tortoreto (Domenico Piccioni) hanno firmato nel percorso finalizzato a tracciare un percorso comune nella risoluzione di una delle insidie maggiori per l’industria del turismo, ossia i fenomeni legati all’erosione.

Il primo passo, peraltro già individuato nello scorso mese di febbraio nei giorni immediatamente successivi alla funesta mareggiata, tra Alba e Martinsicuro, è stato sottoscritto questa mattina in sala consiliare, ad Alba Adriatica. Presenti i tre sindaci, ma anche i consiglieri regionali (Emiliano Di Matteo, Dino Pepe e Marco Cipolletti) e una nutrita delegazione degli operatori turistici delle tre località costiere della Val Vibrata. E se il fenomeno erosivo, al momento, non investe Tortoreto, lo stesso sindaco ha sottoscritto il documento che sancisce la volontà di andare oltre i singoli steccati geografici e ragionare d’insieme.

Cosa prevede il documento unitario. Evitare gli interventi limitati a semplici tratti interessati dall’erosione, in quanto gli stessi possono generare effetti a catena. Individuare ambiti costieri omogenei d’intervento. Compiere scelte radicali: ossia barriere rigide sul litorale con tempi di realizzazione che evitino lo spostamento del problema verso sud. In poche parole opere che seppur per stralci devono avere scadenze ravvicinate tra loro.

 

Impegnare la Regione ad individuare forme di finanziamento sufficienti, creando con i comuni in questione (subito dopo le elezioni il processo interesserà anche Giulianova) un tavolo tecnico di concertazione. Nel frattempo, Alba, Martinsicuro e Giulianova stanzieranno nei rispettivi bilanci 10mila euro ciascuno per affidare un incarico a dei tecnici esperti per attivare interventi condivisi ed efficaci. I documento sottoscritto in mattinata sarà ora portato all’attenzione dei  rispettivi consigli comunali: sede nella quale sarà approvato attraverso sedute assembleari da programmarsi entro metà giugno in maniera simultanea. Nella fase successiva, infine, sarà invitato il presidente della Regione ad un incontro pubblico (che sarà fissato ad Alba Adriatica).

I fondi. Per un intervento di questa portata servono risorse importanti, che non possono non arrivare dallo Stato centrale. Il punto di partenza è la vecchia scheda ReNDIs, di alcuni anni fa, che prevede una spesa di 50milioni di euro. Alla somma, da attualizzare, poi va aggiunto anche il tratto tra le foci Tronto e Vibrata.

“ Il percorso non può essere fatto in maniera solitaria ma deve essere condiviso e i singoli territori devono fare fronte comune”, ha sottolineato il sindaco Antonietta Casciotti. “Non contano bandiere o appartenenze politiche, ma la necessità per l’intero comprensorio di avere un approccio concreto e condiviso al problema e sposare una linea di risoluzione comune”.

 

 

 

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