Emergenza coronavirus. 11 persone denunciate dai carabinieri perché sorprese fuori casa

Spiegazioni tra le più disparate per giustificare la loro presenza fuori casa e in territori comunali non di residenza. Chi aveva la necessità impellente di pregare, chi invece considerava i prodotti ortofrutticoli più buoni rispetto a quelli venduti nel negozio sotto casa. Ora però dovranno rispondere penalmente.

Controlli a tappeto, infatti, dei carabinieri della compagnia di Giulianova per far rispettare il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che vieta di andare in giro, tranne che per quelle situazioni assolutamente indispensabili, come andare a lavorare, acquistare medicinali e fare la spesa.

I militari oggi hanno denunciato 11 persone per la violazione dell’art. 650 del codice penale, per non aver osservato le rigide prescrizioni in tema di prevenzione della diffusione del coronavirus. Le violazioni sono state accertate, in particolare, a Mosciano Sant’Angelo, Notaresco, Pineto e Roseto degli Abruzzi. A Pineto un uomo con precedenti penali di Silvi, questa notte, è stato sorpreso a consumare cocaina e quindi è stato anche segnalato alla Prefettura quale assuntore di sostanze stupefacenti.

Due  rumeni, infine, sempre fermati dai carabinieri di Pineto, si sono giustificati dicendo che sentivano l’impellente bisogno di andare a pregare in chiesa per quanto sta accadendo in questi giorni. Ironia della sorte: in auto avevano diverse bottiglie di birra Corona. Infine un giuliese trovato a Roseto si è giustificato dicendo che l’insalata è più buona lì

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