È scomparso Virginio Bettini, il professore ecologista che amava Teramo

Lutto nel mondo della cultura. E’ scomparso Virginio Bettini, docente universitario, eurodeputato, uno dei padri della valutazione di impatto ambientale in Italia.
Bettini si legò a Teramo dove arrivò per contribuire al dibattito sul Lotto Zero e sulla pianificazione urbanistica.
Insieme a WWF e Italia Nostra organizzò tante iniziative in città portando le sue conoscenze e idee, e fu anche eletto consigliere comunale nella lista “Teramo civica, laica e verde” presentata da Marco Pannella nel 1990.
Virginio Bettini, nato nel 1942, si laureò in geografia con Lucio Gambi presso la Statale di Milano nel 1967. Fu incaricato come esperto di valutazione ambientale per il Piano Intercomunale Milanese dal 1968 al 1971. Nell’anno accademico 1971-72 ottenne il primo incarico di insegnamento di ecologia presso il corso di laurea in urbanistica dell’Istituto Universitario di Architettura di Venezia, dove ha insegnato fino al 2012. La sua ricerca, fin dalla fine degli anni’60, si è focalizzata sulle problematiche ambientali in ambito urbano, a partire dalla tesi di laurea, dedicata alle alterazioni ecologiche del Parco Storico di Monza. Nel corso degli anni gli interessi sono stati ulteriormente indirizzati all’applicazione delle procedure di Valutazione di Impatto Ambientale e all’ecologia urbana, con particolare riferimenti ai problemi energetici e di landscape ecology. Parlamentare europeo nella legislatura 1989-1994.
Ha collaborato con Leonard Ortolano (Università di Stanford) e Larry Canter (Università di Oklahoma-Norman) ed era membro della IAIA, International Association for Impact Assessment.
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