Dagli appunti di Rino Faranda un ricettario delle tradizioni culinarie teramane

Venerdì 29 marzo alle ore 18 si terrà nella sala polifunzionale in Via Comi 10 la presentazione del libro “La Cucina Teramana. Dagli appunti di Rino Faranda”, a cura di Claudio D’Archivio.

 

Alla presentazione interverranno oltre a D’Archivio anche Edoardo Cipriani e Alessandra Gasparroni, che hanno firmato due interessanti contributi pubblicati nel volume mentre il giornalista Sandro Galantini modererà l’incontro. 
Il volume, stampato su carta naturale avoriata di pregio, raccoglie 121 ricette della più antica tradizione gastronomica teramana provenienti dagli appunti di Rino Faranda; filologo, docente di latino e greco nel liceo classico Delfico di Teramo, saggista, traduttore, narratore e fine conoscitore della cucina teramana.

Faranda ci ha lasciato infatti un patrimonio straordinario fatto di sapienza e conoscenze delle ricette tradizionali della vera cucina teramana: fegatini, coratella, quajata, ventricina, maccheroni alla chitarra, timballo, ravioli, patellette, fregnacce, scrippelle ’mbusse, virtù, fracchiata, granitti, tacchino alla canzanese, capra alla neretese, mazzarelle, ciffi e ciaffe, agnello cacio e ova, pecora alla callara, arrosticini, ’ndocca ’ndocca, nnuje, musilli, trippa, formaggio fritto, baccalà, fuje strascinite, tiella, pizza rustica, pastuccia, pizza dolce, pizza cola, caggionetti, neole, uccelletti, pepatelli, spumini, torroncini, bocconotti.

Partner del progetto editoriale Ricerche&Redazioni, il Gruppo Medico D’Archivio, che da anni si distingue nel panorama abruzzese per una costante azione di mecenatismo culturale. L’illustrazione in copertina è invece di Fabrizio Lucchese.

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