Covid19 Pineto, la Commissione Pari Opportunità si fa portavoce delle donne: “Più telelavoro”

Pineto. La Commissione per le Pari Opportunità del Comune di Pineto, a seguito della difficile situazione in corso a causa della pandemia di Covid-19, ha messo in evidenza anche in considerazione dei dati derivati dal questionario “Conosciamo chi lavora” somministrato nelle aziende della Zona Industriale di Pineto all’inizio del 2019, alcune riflessioni, possibilità e proposte nell’ambito del lavoro.

 

Tra le voci emerse dal sondaggio dello scorso anno (dunque molto prima dell’emergenza in corso) quelle maggiormente auspicate dai dipendenti furono quelle legate alla flessibilità del lavoro e al telelavoro. Con la riapertura delle aziende del 4 Maggio, a seguito del DPCM del 26 04 2020, considerata la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado ancora in essere e la momentanea indisponibilità dei nonni e spesso purtroppo la loro scomparsa a causa del Covid-19, la situazione dei dipendenti è diventata particolarmente complessa.

Sulla base di queste considerazioni La CPO di Pineto ha deciso di chiedere alle aziende di considerare attentamente la grande opportunità del telelavoro e la flessibilità di orari nei limiti del possibile e delle mansioni come una grande risorsa anche per il futuro, per i dipendenti sia essi uomini che donne, per consentire di gestire meglio la casa e i figli, di ridurre le spese di assistenza da parte di terze persone, di ridurre il consumo quotidiano di carburante e il rischio da strada.

“Siamo convinte che la produttività di un dipendente non dipenda esclusivamente dal suo orario, siamo convinte che si possa, in ragione della situazione attuale estendere questo modello anche per il futuro, riconsiderare degli schemi ormai prefissati e forse obsoleti e provare con determinazione a poter conciliare famiglia, risparmio, produttività e ambiente- ha dichiarato la Presidente della CPO Anna D’Amario, continuando- Noi crediamo fermamente che in futuro, e non solo in emergenza, lo sviluppo della tecnologia possa migliorare di molto la qualità della vita delle famiglie consentendo loro più risparmio e meno stress”.

Un altro interessante dato messo in evidenza nella ricerca “Conosciamo chi Lavora” fu quello dell’utilizzo indiscriminato dell’automobile. Dalla ricerca risultò infatti che l’83 % dei dipendenti viaggiava in macchina da solo, un dato che si traduce sulla strada in centinaia di autoveicoli che nelle ore di punta ingorga il traffico (ben lo sanno gli abitanti della frazione Scerne), di spesa giornaliera eccessiva, di stress e in una quantità di inquinamento atmosferico eccessivo. Se osserviamo la distribuzione delle aree rosse del mondo notiamo che esse corrispondono a zone molto inquinate e non c’è bisogno di evidenza scientifica per dedurre che l’inquinamento è uno dei fattori, di certo non il solo, che ha permesso direttamente o indirettamente una maggiore diffusione del virus. Anche per questo motivo la CPO chiede di valutare attentamente soluzioni diverse per il futuro che ci si augura, sia un futuro florido in cui però la salute, la famiglia, le donne e l’ambiente siano non solo salvaguardate ma, se possibile, al primo posto.

“Ho ricevuto la lettera della nostra Commissione per le Pari Opportunità con la proposta per le aziende che ho accolto con grande entusiasmo. Un ottimo lavoro che sottoporrò all’attenzione dell’Amministrazione Comunale e che penso possa essere una preziosa occasione di ripartenza sia per le aziende che per i dipendenti” ha dichiarato l’Assessora alle Pari Opportunità Marta Illuminati.

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