Covid19, la Rete delle partite Iva chiede ai sindaci la cancellazione (parziale) della Tari VIDEO

La Rete delle Partite Iva, l’associazione che conta su base nazionale di migliaia di aderenti, chiede la cancellazione parziale della TARI per i mesi di marzo, aprile e maggio.

 

In queste ore ai sindaci di tante località italiane, gli aderenti alla “Rete”, infatti, stanno arrivando delle lettere nei quali i titolari di partita Iva chiedono di stornare una parte della tassa sui rifiuti alla luce di quelli che sono stati i decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri che ha disposto, come misure anti-contagio, la chiusura di una serie di attività. E anche la ripresa, quando sarà definita, determinerà nella fase iniziale una gestione ridotta delle attività.

 

“Non avendo lavorato”, scrive Mario Piunti, presidente della Rete delle partite Iva, “ non abbiamo prodotto rifiuti. Inoltre, le nostra aziende, come penso anche quelle di molti colleghi sono completamente in ginocchio, senza entrate e con moltissime scadenze. La cancellazione di questa imposta, ci darebbe una piccola boccata d’ossigeno. Precisiamo che non chiediamo lo slittamento o la rateizzazione, ma la soppressione della tassa per il periodo indicato”.

“In questo momento storico, ciascuno deve fare la propria parte: noi partite Iva siamo senza stipendio e senza sostegno. Il misero contributo fornito dallo Stato”, prosegue Piunti, “ 600 euro, non rappresenta certo una cifra che ci consente di mantenere le nostre famiglie o riuscire a tenere in piedi le nostre aziende, mantenendo la stessa quantità di collaboratori. Chiediamo, pertanto, che venga vagliata attentamente questa richiesta, ce molto probabilmente darà un aiuto fattivo alla ripartenza dell’economia locale”.

 

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