Riti voodoo per farle prostituire sulla Bonifica del Tronto: in sei agli arresti FOTO

La squadra mobile di Teramo, diretta dal vice questore aggiunto Roberta Cicchetti, ha eseguito questa mattina alcune ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronto di alcuni soggetti responsabili, secondo le indagini, di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, oltre al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

 

Sono quattro le ordinanze finora eseguite a carico di Solomon Elizabeth Rashidat, nigeriana 42enneresidente a Martinsicuro; Obanor Vera, nigeriana 44enne residente a Martinsicuro; Adam Succes, nigeriana 32enne sempre residente a Martinsicuro e Osakuwa Kate, 35enne di Monsampolo. La squadra mobile sta eseguendo in queste ore una quinta ordinanza di custodia cautelare in carcere. Destinatario invece della misura degli arresti domiciliari è Gerardo Di Sabatino, 62enne di Teramo, secondo le indagini proprietario e comproprietario di due degli appartamenti di dimora di giovani prostitute nigeriane.

Le indagini, corredate da attività tecniche, sono state avviate monitorando costantemente la Bonifica del Tronto allo scopo di interrompere il costante flusso di giovanissime donne nigeriane, reclutate in patria con la promessa di un lavoro in Europa e poi fatte giungere clandestinamente attraverso disperati viaggi lungo la rotta mediterranea, previa sottoposizione a riti voodoo a garanzia del pagamento del debito per il  viaggio (pari 25.000 o 30.000 euro) ed, una volta arrivate in Italia, costrette con violenza, minaccia e con la forza dei riti a prostituirsi consegnando i proventi a chi le aveva reclutate.

A coordinare l’operazione “Subjection”, il sostituto procuratore Stefano Giovagnoni, oltre alla Procura Distrettuale dell’Aquila con il sostituto procuratore David Mancini.

 

 

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