Corsi (Martinsicuro Vacanze), Villa Rosa non è la sorella “racchia” di Alba Adriatica

Martinsicuro. “Convocare una riunione operativa con il Governatore Marsilio, dirigenti regionali, per parlare dei futuri interventi anti-erosione ad Alba Adriatica, senza informare amministratori e operatori di Martinsicuro, Tortoreto è Giulianova è una provocazione, l’ennesima”.

 

Non è tenero nei giudizi Amedeo Corsi, presidente di Martinsicuro Vacanze, l’associazione degli operatori turistici, critico nei termini e nelle modalità con le quali è stata organizzata la riunione al Comune di Alba Adriatica.

E torna a ricordare alcuni aspetti storici, e non solo, che poi hanno connotato gli ultimi decenni sul litorale di Martinsicuro.

“L’erosione è iniziata un secolo fa”, spiega Corsi, rivolgendosi ad amministratori e operatori di Alba Adriatica, “ con la costruzione del porto di San Benedetto del Tronto, che ha inciso pesantemente sulle correnti e con la costruzione della diga dello Scandarello, che ha bloccato migliaia di metri cubi di sedimenti. Per effetto di questo, Martinsicuro ha subito l’erosione di enormi porzione di terreno e le protezioni rigide (scogliere, ndr) hanno evitato un ulteriore avanzamento del mare. Se così non fosse stato, ora gli ombrelloni sarebbero stati collocati dinanzi alla chiesa del Sacro Cuore”.

Erosione come un effetto domino. “ La disgrazia erosiva di Martinsicuro”, prosegue Corsi, “ ha fatto la fortuna di Villa Rosa e Alba Adriatica con arenili profondi oltre 100 metri. Ho notizie di hotel di Alba nati su “terreni” demaniali. Quella sabbia non è arrivata dalla Croazia, ma da nord.

La necessaria protezione con scogliere ha portato negli anni alla drastica riduzione degli arenili non protetti a Sud. L’erosione di Alba non è colpa di Villa Rosa, e dei tanto vituperati pennellini. L’erosione è esplosa perché da nord non arriva più sabbia.

 

Ripascimento. Per il presidente di Martinsicuro Vacanze, non si può prescindere da un massivo ripascimento a Villa Rosa sud.  “ Nello studio del geologo Giovanni Marrone”, prosegue Corsi, “ si evidenzia la necessità di intervenire sul porto di Martinsicuro, cambiando l’imbocco e con il posizionamento di una diga foranea in direzione della foce del Tronto.

Attualmente il porto è una cava di sabbia, acclarato che il Tronto trasporta circa 20.000 mc di detriti con questi due interventi non costosissimi si attuerebbe un ripascimento naturale della costa di cui ne trarremmo tutti indubbi vantaggi. Ma perché nessuno ne parla?

No alla guerra tra Martinsicuro e  Alba Adriatica.  “Le devastanti mareggiate di inizio anno concomitanti alle elezioni regionali ha acceso i riflettori su questo grave problema, anche la politica nazionale ne ha potuto vedere gli effetti.

 

Si è stabilito un accordo tra Martinsicuro Alba e Tortoreto e successivamente anche Giulianova per agire in modo unitario, con un progetto unico da finanziare e presentare al Governo e all’Europa

Il governatore Marsilio che a Martinsicuro prende atto che i tre consigli comunali hanno votato questa risoluzione e può procedere a bussare a denari al ministro Costa.

In questo clima di buon senso e civiltà tra istituzioni, si innesta l’iniziativa fatta da Alba Adriatica. Che non è la località più bella del reame e Villa Rosa non è la sorellina racchia. Gli operatori turistici di quella zona hanno uguale dignità e diritto di lavorare serenamente. A questo punto servono umiltà, rispetto, civiltà amministrativa e sincera collaborazione da parte di tutti”.

 

 

 

 

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