Corropoli, manutenzione fossi e canali e tutela ambientale: ecco il nuovo regolamento di polizia rurale FOTO VIDEO

Corropoli. Due binari paralleli di intervento. Attività di sensibilizzazione prima e sviluppo di buone pratiche, prestando particolari attenzioni per quanto concerne la manutenzione di fossi e canali, le dinamiche legate alla loro manutenzione.

 

L’obiettivo è quello di mitigare il rischio idrogeologico, promuovendo anche la diffusione delle tecniche e le corrette modalità di lavorazione dei terreni.

Sono diversi gli elementi che emergono dal nuovo regolamento di polizia rurale, approvato di recente, dal consiglio comunale di Corropoli e presentato questa mattina, in conferenza stampa alla presenza del sindaco, Dantino Vallese, l’assessore all’ambiente Roberta Grilli e l’esperta in materie ambientali, Valeria Coppa, che si è occupata di redigere il nuovo disciplinare la cui stesura era iniziata durante l’amministrazione guidata da Umberto D’Annuntiis.

“Con il regolamento ci siamo dotati di un valido strumento – spiega Dantino Vallese – che va finalmente a fissare una serie di regole certe e condivise. Il regolamento ci aiuterà a prevenire ed evitare i danni alla sede stradale e i conseguenti rischi per la sicurezza, causati dal riversamento di fango e terriccio dai terreni contigui per sistemi di lavorazione e aratura non eseguiti a regola d’arte. Inoltre, viene disciplinata la manutenzione dei terreni: anziché emanare ogni volta ordinanze sindacali, nel regolamento è stato fissato un termine che va dal primo giugno al 30 settembre di ogni anno, entro il quale vanno effettuati gli interventi di pulizia dei terreni, rimozione di stoppie, sterpaglie e quant’altro in modo da prevenire il rischio di incendi. Grande attenzione viene poi riservata alla tutela dell’ambiente attraverso la disciplina del pascolo, con un perentorio richiamo al divieto di abbandonare i rifiuti in luoghi di pubblico accesso, privati, nonché in specchi e corsi d’acqua e nei fossati”.

“Punteremo molto su attività di tipo informativo – sottolinea l’assessore al ramo, Roberta Grilli –  focalizzando l’attenzione soprattutto sulla manutenzione del territorio, in particolare di fossi e canali, al fine di consentire il libero deflusso delle acque ed evitare così danni all’ambiente e alle proprietà pubbliche e private, che si verificano nei sempre più frequenti eventi meteorologici di carattere alluvionale. Questo importante strumento sarà consultabile sul sito del Comune”.

“L’adozione del regolamento rappresenta un concreto passo in avanti nel riordino del territorio – ha dichiarato a margine della conferenza stampa il Sottosegretario alla Presidenza della Giunta Regionale con delega alla Difesa del suolo, Umberto D’Annuntiis -. L’elaborazione di una serie di prescrizioni finalizzate al giusto utilizzo e alla manutenzione degli scoli e dei fossi privati è un’azione fondamentale per garantire la sicurezza idraulica del territorio. Il regolamento, opportunamente aggiornato, intende guidare non solo l’amministratore e il tecnico ma anche il cittadino con una sorta di vademecum contenente le buone pratiche per la manutenzione della maglia idrografica minore. Sicuramente è da estendere anche ad altre realtà regionali questo modello partecipativo che vede collaborare assieme soggetti pubblici e privati nel complesso tema del governo delle acque superficiali e della difesa del suolo”.

“Nel redigere questo regolamento – evidenzia l’esperta, Valeria Coppa – mi sono sforzata di utilizzare il più possibile un linguaggio semplice e comprensibile, pertanto facilmente fruibile alla cittadinanza, richiamando le normative generali, ma ancorando il tutto alle necessità del territorio corropolese e di quanti vi svolgono la loro attività. Sono convinta che questo strumento riuscirà finalmente a disciplinare una materia complessa, con indubbi vantaggi per la collettività. Fondamentale è il dialogo con i cittadini, con gli agricoltori e le rispettive associazioni di categoria, in quanto abbiamo bisogno della loro collaborazione per la corretta gestione dei campi e dei versanti privati e per le attività di regimentazione delle acque”.

 

 

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