Coronavirus, tutti i disagi della didattica digitale: la lettera di un genitore di Giulianova

Giulianova. Fogli da scaricare, stampare, compilare e forse anche scannerizzare. Senza dimenticare i problemi con la connessone, i giga, i computer disponibili, gli orari di lavoro e i nonni poco tecnlogici.

 

La didattica digitale, o a distanza, tanto esaltata da alcuni mass media, istituti scolastici e Governo svela alcune problematiche annose del paese, del mondo della scuola e delle famiglie.

In pochi infatti erano pronti per questa grande rivoluzione culturale e spesso a pagarne le conseguenze sono le famiglie e i loro figli.

Ecco la lettera (testo integrale) di un genitore di Giulianova:

All’istituto comprensivo primo di Giulianova parte la didattica digitale. Oggi abbiamo trovato un messaggio sul registro elettronico dove ci informano che la scuola ha aderito alla piattaforma GOOGLE GSUITE FOR EDUCATION e ci inviano una serie di documenti da stampare, firmare e rimandare via mail alla scuola. I documenti sono: patto di corresponsabilità, liberatoria per la registrazione e l’utilizzo della piattafomra google, dichiarazione di accettazione netiquette (regole di buon comportamento sulla rete, ndr).

Tutto molto bello ma, se io non ho una stampante a casa, o peggio, non ho un computer, dove stampo i fogli? E se non ho uno scanner come li rimando, firmati, a scuola?

Tra l’altro, chi come me ha più figli, impegnati in diversi gradi di scuola, come farà a collegarsi giornalmente con tre o quattro computer? E se non ha un collegamento ADSL veloce?

Mettiamoci pure che adesso c’è lo smart working e, quindi, magari anche i genitori lavorano da casa, e la frittata è fatta!

Non me la prendo con la scuola e con gli insegnanti, che fanno quello che possono, ma il Ministero fa presto a imporre la scuola digitale quando non si preoccupa minimamente delle condizioni delle famiglie. Chi non può seguire i figli, perchè magari la mattina è a lavoro, e deve affidarli a nonni poco tecnologici, come fa? E chi non ha le attrezzature adeguate deve rimanere indietro? Che fine ha fatto la scuola dell’inclusione? E gli alunni diversamente abili come saranno seguiti?

Spero che qualcuno possa darmi risposta, perchè adesso, più che mai, le famiglie sono lasciate sole.

 

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