Coronavirus, studentessa di Giulianova bloccata in Irlanda: ‘lo stato ci ha abbandonato’ LETTERA-APPELLO AL GOVERNO

Giulianova. L’emergenza Coronavirus blocca in Irlanda 15 studenti italiani in Erasmus. Tra questi anche la giuliese Federica Stampatori, studentessa di 22 anni dell’Università di Macerata.

Al momento non è previsto nessun rimpiatrio per i giovani universitari che restano bloccati tra l’Eira e l’Irlanda del Nord con pub e università chiusi ma tutte le altre attività normalmente apete. Hanno lanciato un appello sui social cercando di sensibilizzare l’Italia e il Governo per trovare una soluzione.

“Non potendo disporre di un medico personale non ci sentiamo sicuri. Inoltre le università sono chiuse e chi tra noi è uno studente non può rivolgersi al servizio medico universitario. In Irlanda l’unica misura che è stata presa è stata quella di chiudere le università e i pub, ma le persone continuano ad andare a lavorare, a frequentare ristoranti e bar come se nulla fosse, nonostante sia possibile osservare l’evoluzione della situazione in altri paesi come la Francia, la Spagna e in particolare l’Italia. Siamo spaventati di cosa potrebbe accadere nei prossimi giorni e ci sentiamo abbandonati dallo Stato italiano”.

Lo ha scritto la studentessa di Giulianova nella lettera che pubblichiamo integralmente di seguito:

Buonasera,

sono Federica Stampatori, una studentessa italiana dell’Università di Macerata che sta effettuando l’Erasmus a Dublino, in Irlanda.

Vi scrivo come portavoce di 15 ragazzi e ragazze che si trovano nella mia stessa situazione, pretendendo di poter godere degli stessi diritti dei cittadini italiani che sono riusciti a rimpatriare da altri stati.

A causa dell’evoluzione dell’emergenza Coronavirus, che si sta sviluppando similmente in Irlanda così come è già avvenuto negli altri paesi europei, vorremmo rimpatriare in Italia, come tanti altri ragazzi che si trovano all’estero per lo stesso programma o per motivi lavorativi.
In questi ultimi giorni siamo riusciti a metterci in contatto e a creare un gruppo: alcuni di noi si trovano in Irlanda, altri in Irlanda del Nord.

Stiamo controllando ininterrottamente i voli delle varie compagnie per poter rientrare in Italia, tuttavia è necessario effettuare più scali in aeroporti di città europee. Ma non esiste alcuna garanzia, poiché molti voli vengono cancellati quotidianamente e non c’è alcuna certezza sulla possibilità di lasciare l’Irlanda.

Abbiamo provato a contattare l’Ambasciata italiana a Dublino, chiamandola e inviando email, ma l’unica risposta che abbiamo ricevuto è stata che non ci sono voli programmati della Farnesina per il rimpatrio dall’Irlanda.

Abbiamo provato a spiegare la nostra condizione inviando una lista di nominativi, affinché potessero comprendere le nostre richieste e quantificare il numero dei richiedenti.
La situazione tuttavia è rimasta invariata.

Non potendo disporre di un medico personale non ci sentiamo sicuri. Inoltre le università sono chiuse e chi tra noi è uno studente non può rivolgersi al servizio medico universitario.
In Irlanda l’unica misura che è stata presa è stata quella di chiudere le università e i pub, ma le persone continuano ad andare a lavorare, a frequentare ristoranti e bar come se nulla fosse, nonostante sia possibile osservare l’evoluzione della situazione in altri paesi come la Francia, la Spagna e in particolare l’Italia.

Siamo spaventati di cosa potrebbe accadere nei prossimi giorni e ci sentiamo abbandonati dallo Stato italiano.

L’unica cosa che ora possiamo fare è affidarci a Voi, chiedendo la vostra collaborazione affinché più persone possibili vengano a conoscenza della nostra situazione e affinché qualcuno possa ascoltarci.

 

 

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